Diffamazione Risarcimento per Bonadies

Con due distinte lettere pubblicate sul quotidiano nazionale “la Repubblica” diffamò il giudice Ennio Bonadies. Pertanto l’ex ministro socialista Carmelo Conte dovrà versare una provvisionale di...

Con due distinte lettere pubblicate sul quotidiano nazionale “la Repubblica” diffamò il giudice Ennio Bonadies. Pertanto l’ex ministro socialista Carmelo Conte dovrà versare una provvisionale di settemila euro a parziale risarcimento del danno morale subìto dal professionista salernitano, difeso dagli avvocati Giuliana Scarpetta e Fedele Varsi. Lo ha deciso ieri il giudico monocratico Aldo Polizzi della nona sezione penale del tribunale di Napoli. I fatti risalgono al 2005, quando in due lettere apparse su “la Repubblica” (“Anche Carmelo Conte ha commesso due errori” del 4 agosto e “Il dottor Bonadies non è un vanto per la giustizia” di quattro giorni successiva), Conte accusò il magistrato di aver strumentalizzato le dichiarazioni di alcuni camorristi spinto dalla vendetta, di essere stato oggetto di una interrogazione parlamentare sul funzionamento della giustizia, di aver fornito informazioni calunniose e non veritiere al giornalista Marco Travaglio e di “gestire” il Comune di Salerno attraverso un fratello che all’epoca dei fatti era consigliere. Nella seconda lettera, invece, Conte sottolineò come Bonadies avesse adoperato il suo potere giudiziario contro di lui. I legali del magistrato in servizio presso la Procura del Tribunale di Salerno, hanno dimostrato che Conte, con le due lettere, ha screditato l’immagine del pubblico ufficiale, nel tentativo di delegittimarne l’attività di indagine (Bonadies era il rappresentante della pubblica accusa nel corso di un procedimento penale che riguardava l’ex ministro socialista). Nell’atto di costituzione di parte civile, era stato chiesto, come risarcimento, un milione di euro con una provvisionale di quattrocentomila. Una cifra particolarmente ingente, ipotizzata in considerazione del fatto che “la Repubblica” è un quotidiano a tiratura nazionale e di grandissima diffusione, dunque il reato di diffamazione aveva avuto un’eco particolarmente incisiva sulla reputazione del magistrato. Ieri il giudice monocratico ha riconosciuto Conte colpevole di diffamazione, condannandolo a quattro mesi di reclusione, pena sospesa e al pagamento di una provvisionale di settemila euro a parziale risarcimento del danno. (b.c.)

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