«Difendiamo il fiume Sele dagli scarichi abusivi»

Domani mattina primo raduno della neonata associazione Sele D’Amare Insieme ai comitati di quartiere verrà perlustrato sui gommoni il corso d’acqua

Le recenti scoperte di sversamenti abusivi nel fiume Sele, accompagnate da sequestri di aziende e impianti ad opera delle forze dell’ordine, hanno di nuovo alzato il livello di allarme per le condizioni del corso d’acqua che tanta parte ha nell’economia di Eboli e dell’intera Piana del Sele.

L’associazione -comitato “Sele D’Amare”, recentemente composta da giovani ebolitani, ha deciso di darsi da fare per sensibilizzare quante più persone sul tema e per domani ha organizzato un raduno al bar la Fenice, alla Marina di Eboli. Alle 10 si incontreranno esponenti dei comitati di quartiere e delle associazioni, e cittadini, che discuteranno proprio del tema “la riqualificazione del fiume Sele”. Poi il gruppo si sposterà verso la foce del e a bordo di barche e gommoni perlustrerà delle acque.

Vito Maratea, particolarmente attivo sul fronte delle tematiche ambientali e membro della nuova associazione, ha spiegato: «Sele D’Amare è un’associazione nata per tutelare il fiume e quindi il mare, scongiurando l’inquinamento e il degrado ambientale. Con me ci sono Raffaele Caputo, Annamaria Cascone, Carlo Conte della segreteria del forum regionale dei giovani, Antonio Alfano, segretario dell’associazione giovani per la Marina di Eboli, tutti ebolitani, poi per Capaccio Paestum, Angelo Quaglia, anche lui membro del forum regionale dei giovani, e Antonio Maffeo, del Forum giovani di Capaccio Paestum. Ma stiamo allargando ad altri soci».

Maratea ha aggiunto: «Ci fa molto piacere che siano stati svolti controlli in aziende e caseifici, oltre ai video che dimostrano l’inquinamento del Sele, presi in grande considerazione dai Comuni di Eboli e Capaccio Peastum. Non ci fermeremo e per questo chiediamo a tutti di partecipare alla riunione del nascente comitato alle 10 al bar la Fenice. Abbiamo in programma passeggiate ecologiche, sit-in, navigazione del fiume e monitoraggio della costa marina; invitiamo anche i cittadini dei comuni limitrofi».

Un altro componente di “Sele D’Amare” è Raffaele Caputo: «Invitiamo tutti a venire con noi per controllare il Sele e dire basta a chi lo inquina. Con le barche e con il rafting risaliremo il fiume documentando tutto. Questo è solo l’inizio, puntiamo a denunciare chi inquina e chi mette a rischio il sSele e il mare, invitiamo anche le istituzioni e i rappresentanti degli altri comuni».

Anche il segretario Antonio Alfano ricorda che lo scopo dell’associazione è «cercare di sensibilizzare i cittadini sulproblema. Puntiamo a fare rete per bloccare chi inquina e distrugge il Sele e il nostro mare. Chiediamo sempre maggiori controlli e ai cittadini di essere attenti e pronti a denunciare chi inquina».

Alla neonata associazione si affiancano Dino Verrone, presidente della commissione sviluppo politiche giovanili di Salerno, e Carlo Conte: «Il forum regionale della gioventù, sollecitato anche dai vari forum dei giovani della Piana del Sele e da molteplici associazioni giovanili, è in prima linea per la salvaguardia del fiume Sele. Apprendiamo dai giornali che sono già state eseguite ordinanze e sequestri per sversamento abusivo. Noi siamo pronti a portare le istanze giovanili nelle sedi regionali opportune, per il grave danno alle nostre ricchezze naturali,e tutto per gli interessi di poche persone».

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