Diecimila euro al mese per mantenere il canile 

Il Comune ha rinnovato fino ad aprile la onerosa convenzione con “Le Ginestre” Il progetto di una propria struttura è fermo. E in tre anni sono morti 115 animali

CAPACCIO PAESTUM. Ammonta a circa diecimila euro la spesa mensile che il comune di Capaccio Paestum affronta per il mantenimento dei randagi presso i canili convenzionati. Nei giorni scorsi, il segretario comunale dell’Ente capaccese ha stipulato una convenzione con il canile “Le Ginestre” di Quindici, in provincia di Avellino, con durata fino al 30 aprile 2018 per una spesa pari a oltre 41mila euro. Dallo stesso documento si evince che nel 2017 i cani presenti in quella struttura, erano 153 e il costo sostenuto dall'Ente per l’intero anno è stato di 126mila euro circa.
Ma al di là delle cifre, a preoccupare è l’alto tasso di mortalità. «Nel corso degli anni – spiega la volontaria animalista Valentina Abbruzzese – i numeri dei cani deceduti è davvero impressionante. E nel contempo persistono le difficoltà anche per le adozioni visto che la maggior parte delle femmine che giungono in canile non sono sterilizzate, come la legge prescrive, quindi di conseguenza non posso venire adottate se non hanno il requisito di essere impossibilitate a procreare. A farne le spese sono le povere creature che si trovano relegate in luoghi che diventano per loro un carcere a vita, senza aver commesso alcun crimine». Attualmente il canile di Quindici ospita 140 cani del comune di Capaccio. Ma il dato allarmante è costituito dall'alto tasso di mortalità a partire dall’inizio della convenzione tra Ente e privato: ben 386 decessi dal 2010 ad oggi.
Non va meglio al canile di Torre Orsaia, dove ad oggi risultano solo 6 cani detenuti e quelli morti dal 2011 sono 73. E non si tratta di cani anziani, da quanto riferito dagli animalisti. Non molto tempo fa, al fine di dare una mano per cercare di regalare una nuova vita agli amici a quattro zampe, i volontari si recarono presso il canile avellinese per fotografarli. Questo per agevolare le adozioni e arginare i decessi, molto preoccupanti. E non si tratta di casi sporadici. I dati, infatti, guardando a ritroso, non sono migliori. Nel 2012, di 47 cani catturati sul territorio della città dei templi e affidati in custodia ne sono risultati deceduti 37 (Torre Orsaia); nel 2013 su 30 catturati 25 sono deceduti (Torre Orsaia), su 25 catturati 12 i morti (Le Ginestre); nel 2014 su 108 randagi accalappiati e affidati ne sono morti entro la fine dell'anno 41 (Le Ginestre). In pratica su 210 cani affidati ne sono deceduti, in tre anni, 115.
Resta intanto ancora solo su carta il progetto di realizzare un canile. L’idea al momento sembra sia quella di utilizzare l’area che ospitava il canile di Cicerale, per trasferirci i cani presenti a Quindici. Questo per favorire un più semplice raggiungimento dello stesso da parte delle persone interessate all’adozione dei cani e alle associazioni di volontariato. I costi di gestione dovrebbero essere anche economicamente più vantaggiosi per l’Ente.
Andrea Passaro
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