«Dieci all’ora? Inutile e pericoloso»

Gerardo Postiglione, presidente di “Strade Sicure”, boccia la proposta di Canfora

SALERNO. «Non può che essere una provocazione quella del presidente Canfora perché ipotizzare di istituire il limite massimo di velocità di dieci chilometri orari sulle strade dissestate della nostra provincia sarebbe assolutamente controproducente. e molto pericoloso». Il presidente dell’associazione “Strade Sicure”, Gerardo Postiglione, commenta così le parole del presidente della Provincia che ieri l’altro, durante il consiglio a Palazzo Sant’Agostino, ha avanzato la proposta choc in risposta ai continui tagli governativi che penalizzano i servizi essenziali, primi fra l’edilizia scolastica e la viabilità, appunto.

«Attuando l’idea di Canfora aumenterebbero in maniera esponenziale gli incidenti in quanto un’auto che procede a dieci chilometri all’ora è una turbativa per il traffico e verrebbero così incentivati i sorpassi su strade giù abbastanza pericolose per via della mancanza dei più banali dispositivi di sicurezza come barriere e guardrail».

Ma Postiglione sembra avere una proposta alternativa a quella del presidente della Provincia per migliorare le condizioni stradali e non pesare ulteriormente sulle casse dell’ente: si chiama cittadinanza attiva, come quella sperimentata a Giovi Montena. «Abbiamo coinvolto i residenti della zona che si sono autotassati pur di migliorare le condizioni della strada che percorrono ogni giorno. Con un contributo di cento euro per cittadino siamo riusciti a mettere insieme 10mila euro che ci hanno permesso di stendere un nuovo tappetino bituminoso di due centimetri per oltre un chilometro di strada. Non ci vogliono appalti milionari per garantire la sicurezza, basterebbe coinvolgere di più le associazioni e tutti quei cittadini disposti a fare qualcosa per la collettività».

Postiglione si scaglia anche contro quegli investimenti fallimentari effettuati in zone che continuano ad essere terra di nessuno, la litoranea per esempio: «Anni fa vennero spesi oltre cinque milioni d’euro per la staccionata che costeggia la pista ciclabile sulla Sp 175. Che cosa rimane di quell’intervento? Poco o niente visto che la zona in questione non è controllata e sprovvista addirittura di segnaletica. Tant’è che lo scorso anno ha ottenuto il triste primato di strada con più incidenti mortali avvenuti».

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