Il caso su Facebook

Diacono su Facebook: "Chiedo al Papa di tornare allo stato laicale"

Un decreto della diocesi di Vallo della Lucania, firmato del vescovo Giuseppe Rocco Favale, revoca l'idoneità all'insegnamento della religione al diacono che scrisse al Papa, pubblicando la missiva sul social network, per chiedere la riduzione allo stato laicale per "incomprensioni con la Chiesa". Il religioso insegnava in sei scuole del Cilento

AGROPOLI. Licenziato alla vigilia di Natale il diacono che aveva chiesto la riduzione allo stato laicale pubblicandola su Facebook. Aniello D'Angelo, il diacono di Agropoli che in una lettera inviata lo scorso 29 giugno a Benedetto XVI, aveva chiesto la riduzione allo stato laicale poichè riteneva che "la Chiesa voluta da Gesù" non si riflettesse "più nella Chiesa", da pochi giorni non è più un insegnante di religione cattolica.

A stabilire il licenziamento è stato un decreto della diocesi di Vallo della Lucania a firma del vescovo Giuseppe Rocco Favale.

Nel decreto, notificato a D'Angelo il 23 dicembre scorso, si afferma che poichè il diacono ha proseguito "nel denigrare l'operato della Chiesa Cattolica e di questa diocesi" e si è rifiutato "di accettare l'invito a recarsi presso la Curia diocesana per giustificare ed eventualmente rivedere il suo comportamento gravemente lesivo della comunione eccelesiale, ritendendo in coscienza che il prof. D'Angelo non è più idoneo all' insegnamento della religione cattolica, decreta che è revocata al professore D'Angelo l'idoneità ad insegnare la religione cattolica nella diocesi di Vallo della Lucania.".

Ad annunciare la revoca all'idoneità è stato lo stesso diacono su Facebook, il più popolare social network in rete. E proprio attraverso il social network, D'Angelo annuncia ora di aver chiesto al Papa di "voler lasciare la Chiesa Cattolica e di voler essere depennato dai registri parrocchiali, diocesani e vaticani.".

Il provvedimento di inidoneità all'insegnamento scatterà il prossimo primo gennaio 2010. Da quel giorno, D'Angelo, che insegna religione in sei scuole del Cilento, sarà dunque disoccupato. "Sono amareggiato ma non sorpreso. Dal primo gennaio mi metterò alla ricerca di un lavoro".