Diacono su Facebook: "Chiedo al Papa di tornare allo stato laicale"

Aniello D'Angelo, diacono di Agropoli, ha pubblicato sul social network la lettera inviata a Papa Benedetto XVI con la quale annuncia di voler abbandonare l'ordine sacro. "La Chiesa voluta da Gesù non si riflette più nella Chiesa Cattolica"

AGROPOLI. Appena una settimana fa aveva pubblicato su Facebook la sua richiesta di riduzione allo stato laicale. A sette giorni di distanza, sul popolare sociale network si torna a parlare di Aniello D'Angelo, diacono e insegnante di Religione di Agropoli (Salerno) in rotta con le gerarchie ecclesiastiche. Stavolta, al centro delle polemiche vi è la risposta della Curia Vescovile di Vallo della Lucania, pubblicata dallo stesso D'Angelo sul suo "Profilo".

Nella lettera della diocesi, firmata dal vicario generale Gugliemo Manna, infatti, si minaccia la revoca dell'idoneità all'insegnamento della religione cattolica. All'origine del provvedimento, la lettera inviata il 29 giugno scorso dal diacono al pontefice Benedetto XVI con la richiesta di riduzione allo stato laicale e le dichiarazioni pubblicate su Facebook e rilasciate al quotidiano 'La Città di Salerno' riguardo alle motivazioni della sua decisione.

La diocesi vallese ha risposto minacciando pesanti provvedimenti. "Le sue affermazioni e il suo atteggiamento offensivo e sprezzante verso la Chiesa e le gerarchie - si legge nella lettera firmata dal vicario generale - sono gravemente lesive della comunione ecclesiale e in aperto contrasto con il mandato ricevuto di docente di religione cattolica". "Le comunico che in forza di tali fatti lei è passibile di revoca dell'idoneità dell'insegnamento della religione cattolica."

Già nel 2003 D'Angelo era stato trasferito da un liceo cilentano dopo sette anni di servizio in quella scuola. "Per quella vicenda - ha detto D'Angelo - chiederò alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania di fare chiarezza".