Di Maio tira la volata ai candidati salernitani

Il vice presidente della Camera visita i Comuni più grandi chiamati alle urne «Verranno a bussare alla vostra porta per chiedervi il voto: non la aprite»

SALERNO. . «Sono qui per ringraziarvi. Da campano mi avete riempito di orgoglio, quando da miserabili volevano comprare il vostro Sì con una frittura di pesce e voi, per il 68%, avete votato No al referendum. Da campano, che rappresenta la Nazione in Parlamento, sono orgoglioso di sapere che più ci trattano da miserabili, più noi ci ribelliamo». Il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio ha concluso ad Agropoli il suo mini tour nelle quattro principali città al voto l’11 giugno. Un giro per sostenere i candidati sindaco pentastellati che in provincia di Salerno provano a sfondare nei Comuni «governati da sempre dalla stessa politica». La prima tappa è stata a Nocera Inferiore. Qui, a suon di slogan, Di Maio è stato acclamato da un centinaio di attivisti. Alcuni sono arrivati da altre zone dell’Agro, c’erano quelli di Pagani e qualcuno di Cava de’ Tirreni con tanto di cartellone. Il vice presidente della Camera ha passeggiato per via Matteotti con sotto braccio l’aspirante sindaco grillino Vincenzo Spinelli. Dopo il ragionamento più in generale, che ha strappato diversi applausi e acclamazioni, Di Maio ha suggerito al candidato a sindaco di importare il metodo utilizzato alla Camera e al Senato, di «aprire i bilanci» in caso di vittoria per «tagliare il superfluo e investire le risorse in servizi sociali, trasporti e taglio delle tasse». Sul voto Ammionistrativo Di Maio ha fatto riferimento anche al rischio di possibili pressioni esterne: «Se la campagna è fatta dai potentati locali vorrà dire che i programmi presentati non saranno attivati. Rappresentiamo l’alternativa alla vecchia politica che ha gestito i Comuni come dei bancomat». Rispetto all’appoggio di Vincenzo De Luca al sindaco uscente, il leader pentastellato si è limitato a un «peggio per lui». E a un anno di distanza è intervenuto anche sull’assenza dei grillini alle amministrative di Salerno: «Noi ci presentiamo dove siamo pronti e dove i gruppi sono in grado di affrontare la tornata elettorale». Insomma, come dire: immaturità. Al tour erano presenti il consigliere regionale Michele Cammarano, il senatore Andrea Cioffi e il deputato Angelo Tofalo, quest’ultimo ha detto: «Riprendiamoci tutto quello che è nostro: la piazza, il comune, gli alberi».
Dal Nord a Sud. Il tour si è chiuso ad Agropoli dove Di Maio è andato a sostenere il candidato sindaco Consolato Natalino Caccamo. È giunto nella cittadina cilentana, dopo essere stato a Capaccio Paestum, per incontrare il giovane candidato a primo cittadino, Antonio Bernardi e dopo essere stato a Mercato San Severino dove ha stretto la mano all’unica donna in campo, Annalucia Grimaldi. Dal palco di Palazzo Dogana, ha criticato l’apertura del pronto soccorso di Agropoli, inaugurato il 10 maggio scorso dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: «Siete finiti sulla ribalta nazionale per le fritture di pesce, quindi attraverso trasmissioni nazionali hanno raccontato dell’ennesima presa in giro per questo pronto soccorso che tale non è. Hanno scritto pronto soccorso nella freccia che indica la struttura - spiega - ma di fatto non c’è nulla perché non ci sono i reparti specializzati, c’è solo un parcheggio per ambulanze e per malati, che poi verranno sempre trasferiti verso altre strutture». Noi «come M5s non abbiamo nulla da insegnarvi: siete una comunità che reagisce, si ribella perché rivendica la propria dignità e di questo vi ringrazio perché rappresentate l’Italia migliore nel mondo». Quindi ha concluso: «in questi giorni, verranno a bussare alla vostra porta per chiedervi il voto in cambio di qualcosa. Voi, questa volta, non aprite quella porta!».
Insieme al parlamentare partenopeo è arrivato ad Agropoli anche il consigliere regionale Michele Cammarano che ha rimarcato: «A voi sembra buon senso che si esca sui giornali per le promesse ittico-gastronomiche (le fritture); andare ad inaugurare la Cilentana, dopo anni, e tagliare nastri, anziché chiedere scusa?
Nella sua lunga giornata salernitana poi, Di Maio si è lungamente intrattenuto a parlare di politica nazionale, dicendo anche la sua sulla vicenda Raggi e la gestione del comune di Roma: «Ci definiscono incompetenti - ha sottolineato - ma gli incapaci sono quelli che hanno ridotto Roma com’è oggi, noi stiamo solo cercando di risollevarne le sorti». E ancora, a proposito di migranti: «In Italia il problema si risolve con i rimpatri, ma non si faranno mai finché i grandi partiti di governo sono legati a società e cooperative che fanno business. Più immigrati ci sono, più soldi entrano nella casse di cooperative». Ancora sulla legge elettorale il Movimento 5 Stelle «è disponibile e aperto a discutere e approvare una legge con il partito di governo, purché si dia la possibilità a una forza politica di vincere e governare. Non è priorità di altri partiti che vogliono fare l’inciucellum». I 5 stelle ribadiscono la richiesta del «premio alla lista e la possibilità di governare da soli per cambiare il Paese».
Andrea Passaro
Salvatore D’Angelo
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