Deserta la gara per i rifiuti Necessario un nuovo bando 

Il Comune dovrà adesso indirne uno da un milione di euro per un solo anno Nei prossimi 12 mesi in città si produrranno circa 5000 tonnellate di spazzatura

Deserta la gara per il conferimento dei rifiuti, non sono arrivate offerte alla Centrale unica di committenza Sele-Picentini e il Comune di Sarno è costretto ad una proroga tecnica e ad indire un nuovo bando da 1 milione di euro per un anno.
Sulla base dei quantitativi prodotti nel 2017 e nel 2018, nell’arco dei prossimi 12 mesi in città si produrranno circa 5000 tonnellate di rifiuti biodegradabili derivanti da cucine e mense. Pertanto, il Comune di Sarno, al fine di assegnare i rifiuti ad una azienda di smaltimento specializzata, aveva indetto alla stazione Sele-Picentini una gara di appalto. Il responsabile della Centrale di committenza ha però comunicato che la gara è andata deserta non essendo pervenuta alcuna offerta nei termini stabiliti, poiché, a seguito di una indagine di mercato, il prezzo unitario da porre a base di gara è pari a 170 euro a tonnellate, superiore a quello prefissato inizialmente dall’ente.
Sul tema è intervenuto l’assessore al ciclo integrato dei rifiuti, Michele Ruggiero: «Il 90 per cento della frazione di rifiuto umida della Campania viene conferita fuori regione e perciò abbiamo dovuto adeguare il prezzo e porre in essere la procedura per indire una nuova gara - afferma Ruggiero - noi spendiamo oltre 1 milione di euro all’anno per la frazione umida e perciò dobbiamo stare attenti a quello che facciamo. Nelle prossime settimane promuoveremo una campagna pubblicitaria per favorire l’utilizzo del compostaggio domestico, che permetterebbe di eliminare fino al 10 per cento dell’umido prodotto sul territorio. Ad oggi, esiste già un regolamento comunale sul compostaggio domestico che offre, ai cittadini che hanno i requisiti, la possibilità di usufruire del 20 per cento di sconto sulla tassa dei rifiuti. La quantità di umido sul territorio è aumentata, poiché il nostro Comune è arrivato a differenziare quasi l’80 per cento dei rifiuti. I nostri cittadini sono molto disciplinati nel differenziare correttamente. L’unico problema rimane solo la frazione secca, lì si potrebbe migliorare e differenziare bene la plastica dalla carta».
Sul tema è giunta anche la posizione del gruppo Sarno Popolare: «La politica del centrosinistra in materia di rifiuti è alquanto discutibile. Negli ultimi due anni si è avuto un continuo aumento dei costi del conferimento dell’umido. Questa situazione, dovuta anche all’assurda e scellerata scelta regionale che consente all’impianto di compostaggio di Eboli di ottenere solo poche quantità di conferimento. Il Comune di Sarno nonostante il vicino impianto di Eboli, conferisce in impianti situati nel nord Italia con costi di trasporto e di conferimento elevatissimi. A questo si aggiunge l’attività di controllo del territorio non efficace che ha portato ad un aumento della frazione estranea e di conseguenza ad un aumento del costo del servizio. Solo qualche giorno fa è stata indetta la nuova gara per il conferimento della Fou, con base d’asta di 170 euro a tonnellate, di molto superiore alla precedente. Bastava un piccolo aumento per indire la nuova gara ed invece si fa tutto in dispregio del cittadino. Canfora e compagni devono delle spiegazioni a tutti noi».
Domenico Gramazio
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