Salerno

«Dermatologia, lasciate l’ambulatorio» 

I pazienti del Ruggi chiedono l’apertura bisettimanale di uno sportello per non essere costretti a recarsi a Cava

SALERNO. La chiusura dell’ambulatorio di Dermatologia del Ruggi prevista per metà novembre preoccupa non solo sindacati e lavoratori ma anche chi da tempo si reca periodicamente presso il presidio di via San Leonardo e si sottopone a diverse visite nello stesso giorno. C’è chi prenota doppi appuntamenti passando dal Centro trapianti all’ambulatorio di Dermatologia, oppure dall’ambulatorio di Reumatologia a Dermatologia per eseguire visite periodiche necessarie a valutare lo stato di salute della pelle. Luigi Borriello, 58enne di Scafati, è uno dei pazienti che con la sua auto affronta la trasferta ma ne approfitta per fare due controlli contemporaneamente. «Sono un trapiantato di rene, l’intervento fu eseguito qui a Salerno, e a causa dei farmaci immunosoppressori che assumo ho bisogni di effettuare controlli dermatologici ciclici», spiega mentre aspetta in fila il suo turno davanti all’ambulatorio. «Grazie ai controlli fatti in ospedale ho scoperto un carcinoma sulla fronte ed ho subìto un intervento in day hospital – ricorda – e anche per questo motivo devo sottopormi a visite dermatologiche periodiche su tutto il corpo perché i farmaci che assumo portano ripercussioni a macchia di leopardo. Monitorizzo vari fenomeni cutanei seborroici e anche i nei». Dopo il controllo di ieri, il prossimo è in programma tra tre mesi. Ieri, inoltre, sempre al Ruggi ha controllato anche la tiroide. «Come me anche tutti gli altri pazienti sottoposti a trapianto di rene arrivano al Ruggi per eseguire diverse visite, incluso quelle dermatologiche, e siamo circa 500 trapiantati», puntualizza Borriello che per le visite deve solo spostarsi dal piano terra al quarto. «Chiedo di non chiudere l’ambulatorio di Dermatologia, per me sarebbe un problema come credo per molti altri trapiantati. Non credo sia molto dispendioso lasciare un locale aperto e un medico».
Un suo amico arriva dal Cilento. «Passerebbe una giornata tra le viste al Ruggi e quelle di Dermatologia a Cava». Dello stesso avviso Antonio D’Urso, 64enne della provincia di Avellino, che da anni è in cura nel presidio di via San Leonardo per una psoriasi con artrite. «L’ospedale è ben collegato, il parcheggio si trova facilmente e non cammino molto». Anche D’Urso fa la spola tra l’ambulatorio di Reumatologia e Dermatologia, in quanto le malattie reumatologiche possono sfociare anche in patologie come la psoriasi. «In qualunque giorno arrivo, dal lunedì al venerdì, trovo sempre gente in attesa davanti all’ambulatorio, incluso quello di Reumatologia. Vengo in media ogni tre mesi, ma avrei maggiori difficoltà se dovessi viaggiare da un ospedale a un altro». Qualcuno meno tenace potrebbe anche diradare i controlli o rinunciarci del tutto. Ieri in fila c’era anche Raffaele Pappalardo di Mercato San Severino, anche lui ha lanciato lo stesso appello ai vertici aziendali. «Il reparto nuovo a Cava va bene, ma lasciate l’ambulatorio aperto al Ruggi almeno due giorni a settimana. Io curo la psoriasi, arriva gente da Sud a Nord della provincia e anche da fuori. A Battipaglia non c’è più Dermatologia, il Ruggi è un riferimento per tutto il circondario». Altri utenti ieri davanti all’ambulatorio erano dello stesso avviso.
Marcella Cavaliere
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