«Depurazione, allarme fu del Pdl»

Ex capogruppo Provenza: «L’amministrazione avvisata dalle nostre denunce»

«Diamo a Cesare ciò che è di Cesare: sulla questione della depurazione l’amministrazione comunale si era mossa nel 2011 solo grazie ad una mia interrogazione»: Giuseppe Provenza, ex capogruppo consiliare del Pdl a Battipaglia, evidenzia la rilevanza che ha avuto il partito nella vicenda della depurazione delle acque reflue dei battipagliesi, tornata prepotentemente d’attualità con l’inizio della stagione estiva.

Il territorio è servito da un solo depuratore, che si trova in località Tavernola. Da lì passano solo le acque reflue provenienti dal centro cittadino. Tutti gli scarti provenienti dagli altri quartieri finiscono direttamente a mare. La notizia era giunta nel maggio del 2011 proprio a seguito di una interrogazione posta dal capogruppo consiliare del Pdl, Provenza, all’amministrazione. Nella mozione si chiedeva «quali accorgimenti il Comune adotta al fine di limitare l’inquinamento marittimo o fluviale prodotto dal collettore fognario comunale - ricorda Provenza - ma anche di sapere quanti depuratori sono presenti sul territorio comunale e la loro ubicazione, e quanti comuni se ne servono».

La risposta dell’ingegnere Ruggiero, quale dirigente incaricato, era stata che «il territorio comunale è servito solo dall’impianto di Tavernola che tratta i reflui della zona centro». Alle domande incalzanti di Provenza, l’assessore Massimiliano Casillo aveva risposto che «il resto finisce direttamente a mare».

Il depuratore di Tavernola assorbe al massimo i reflui di 15mila abitanti. Battipaglia ne ha circa 50mila. Avendo un solo depuratore, Battipaglia trova nel suo mare quasi tutte le acque reflue che giungono sulla fascia costiera così come vengono prodotte. «La città sa perché il mare è sporco - commenta Provenza - l’amministrazione Santomauro andava sbandierando lo sviluppo turistico del litorale prendendo in giro i cittadini».

Da allora nulla è realmente cambiato, se non che c'è oggi un finanziamento di circa 4 milioni per lavori all'impianto di depurazione che non sono mai partiti.(f. p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA