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Depuratore, dissequestro temporaneo

CAPACCIO PAESTUM. Dissequestro a tempo per il depuratore di Varolato, a Capaccio Paestum. A seguito di richiesta della ditta Veolia Water Technologies, che sta compiendo i lavori di adeguamento dell’o...

CAPACCIO PAESTUM. Dissequestro a tempo per il depuratore di Varolato, a Capaccio Paestum. A seguito di richiesta della ditta Veolia Water Technologies, che sta compiendo i lavori di adeguamento dell’ormai noto depuratore, dal quale fuoriuscirono migliaia di dischetti in poliuretano in mare, la Procura della Repubblica di Salerno, ad opera del sostituto procuratore Marinella Guglielmotti, ha disposto il dissequestro per 30 giorni dell’impianto.
Questo al fine di dare la possibilità all’impresa suddetta di compiere opere di manutenzione straordinaria, che portino alla piena funzionalità del ciclo di depurazione. I lavori dovranno essere operati sotto la supervisione del dottore Paolo Massarotti, consulente tecnico della Procura. Quindi le opere eseguite dovranno avere l’ok del responsabile unico del procedimento, Gianvito Bello, del Comune di Capaccio Paestum.
Oggetto ormai da tempo di interventi, il depuratore venne sequestrato lo scorso 22 marzo a seguito di un’indagine della Procura salernitana a seguito di un esposto del Codacons. Poco più di un mese prima del sequestro, era stato dichiarato fuori servizio dall’impresa che cura il trattamento delle acque. Infatti, dopo alcune mareggiate di inizio febbraio, che avevano spezzato il tubo del collettore di scarico proveniente dal depuratore, lo stesso funzionava a metà. Poi a seguito del cedimento della griglia di contenimento carrier anche della seconda linea, l’impianto fu out. Attualmente funziona, attraverso un bypass che veicola le acque reflue in un altro impianto nelle vicinanze. Ancora non è stato chiarito se i dischetti dispersi in mare, che dovevano fungere da filtraggio per i reflui,abbiano in qualche modo comportato danni all’ambiente.
Andrea Passaro
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