Depuratore di Varolato Appalto affidato alla Siba

Respinto il ricorso della Ati Sigem-Cogema per le presunte carenze negli atti Via libera agli interventi per migliorare l’impianto che serve Capaccio e Agropoli

CAPACCIO. Affidato l’appalto per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Varolato alla ditta “Siba” per circa quattro milioni di euro. La commissione consiliare ha ritenuto “infondato” il ricorso presentato dalla ditta seconda classificata, a seguito del quale la gara era stata sospesa. La contestazione dell’Ati “Sigem-Cogema srl” si fondava sul fatto che la Siba “non avrebbe rispettato il contenuto del progetto esecutivo, posto a base di gara, omettendo nella propria documentazione tecnica di prevedere il riuso irriguo dei reflui prodotti dal processo di depurazione offerto”. La commissione ha esaminato tutta la documentazione e controdedotto, anche alla luce di una nota del legale della Siba, all’istanza dell’impresa ricorrente. A seguito della verifica effettuata, la commissione ha ritenuto “infondate e non meritevoli di accoglimento le censure mosse dall’Ati Sige srl-Cogema srl in quanto il progetto posto a base di gara prevede solo il rispetto del Decreto legge 152/2006, così come riportato dal bando di gara, non prevedendo alcun obiettivo teso a vincolare il prodotto finale della depurazione, ovvero che le acque reflue siano autorizzate ad uso irriguo”. La decisione ha, dunque, portato alla conferma della graduatoria.

Il progetto della Siba prevede delle migliorie rispetto alla base di gara. Diversi gli interventi annunciati, che hanno la finalità di ottimizzare la funzionalità dell’impianto di depurazione di Varolato: la collocazione di tre griglie automatiche a nastro filtrante; la ristrutturazione degli impianti per il trattamento di dissabiatura-disoleatura; il trattamento pre-denitrificazione biologica nelle vasche a biomassa sospesa (fanghi attivi), che saranno dotate di miscelatori sommersi. Il trattamento si completerà nel reattore biologico esistente, che sarà suddiviso in due parti, mediante la posa di griglie di acciaio. Prevista anche la realizzazione di un secondo canale di disinfezione in parallelo, in modo da raggiungere il parametro microbiologico con l’uso di un banco di lampade i limiti per il riutilizzo irriguo. Saranno migliorate le caratteristiche meccaniche delle strutture portanti e delle opere di finitura con tecniche innovative e materiali compatibili. Il progetto punta al miglioramento delle prestazioni del sistema depurativo con la riduzione della produzione dei fanghi nei mesi invernali ed estivi. Saranno messi in atto degli accorgimenti per la minimizzazione dell’impatto sulla deodorizzazione per la riduzione degli impatti sull’ambiente dovuti alla produzione di cattivi odori. Si tratta di interventi, che hanno l’obiettivo di migliorare le attività dell’impianto di depurazione, al quale oltre Capaccio è collegato anche Agropoli. Per il futuro è previsto l’allacciamento di altri comuni limitrofi.

Angela Sabetta

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