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Delitto Novellino, pena ridotta a Mariano

VIBONATI. La Corte di Assise d’Appello di Salerno, quale giudice designato dalla Corte Suprema di Cassazione, ha accolto l’impugnazione della difesa del sessantaseienne di Vibonati, Antonio Mariano,...

VIBONATI. La Corte di Assise d’Appello di Salerno, quale giudice designato dalla Corte Suprema di Cassazione, ha accolto l’impugnazione della difesa del sessantaseienne di Vibonati, Antonio Mariano, reo confesso dell’uccisione di Giuseppe Novellino, il pensionato settantunenne di Torino ma originario di Vibonati, proprietario di un terreno confinante, ucciso il 27 agosto del 2012 con un colpo di pietra alla testa. Nei confronti di Mariano, difeso da Franco Maldonato, i giudici salernitani hanno escluso tutte le aggravanti sin qui ritenute dai giudici di Sala Consilina e di Potenza, riducendo la pena a 12 anni di reclusione. L’imputato era stato condannato, sia in primo grado che in appello, a 15 anni e 4 mesi di reclusione con l’aggravante di aver agito con crudeltà e per motivi futili e abbietti.
L’esclusione di queste aggravanti ha reso possibile la revisione del trattamento sanzionatorio, con l’eliminazione dei 3 anni e 4 mesi per effetto delle attenuanti generiche, concesse in relazione al comportamento processuale dell’imputato. Quest’ultimo aveva quasi subito confessato il delitto, favorendo così la scoperta del cadavere e la ricostruzione dei fatti. La Cassazione aveva annullato la Sentenza della Corte d’Appello di Potenza, che aveva condannato Mariano a 15 anni e 4 mesi. Gli interessi della parte civile erano rappresentati dall’avvocato Linda Donato.
L’omicidio avvenne in una zona di campagna, in località Gallari, a pochi chilometri dal centro di Vibonati, dopo una violenta lite scoppiata per questioni relative ai confini di proprietà. Il corpo di Novellino fu trovato dai carabinieri su indicazione dello stesso Mariano, dopo un’intera giornata di ricerche.
Vito Sansone
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