LA SENTENZA

Delitto Hazzam, torturato e ucciso: assassini condannati

Per la morte del connazionale i fratelli Essabri sconteranno 25 e 30 anni

SCAFATI - Sono stati condannati in via definitiva con la pronuncia della Corte di Cassazione i due fratelli marocchini Hamza Essabri, di 25 anni, e Imad Essabri, di 30, con la conferma delle sentenze conformi a ventiquattro anni di reclusione emesse in primo e secondo grado il 12 luglio 2018 e il 3 febbraio 2020, per l’omicidio del connazionale Mohammed Azzam, torturato a morte nel quartiere San Pietro di Scafati. I giudici di legittimità hanno rigettato il ricorso comprendente 42 diversi motivi che costituivano la corposa memoria difensiva, smontando le argomentazioni sostenute nella ricostruzione alternativa.

La difesa rappresentata dall’avvocato Alfonso Amato sosteneva la genericità della prova, contestando la presenza degli imputati in casa della vittima, l’assenza di impronte, le conversazioni, i tabulati e l’utilizzo del cellulare della vittima, l’esame degli imputati e l’inspiegabile fuga, l’assenza del movente: in particolare le censure poste sugli elementi raccolti dall’accusa, con la valutazione complessiva degli elementi raccolti, cadono di fronte all’iter seguito dai giudici di primo grado e poi dalla Corte d’Appello di Salerno.

Alfonso T. Guerritore

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