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Delibere di giunta “truccate” Il sindaco Aliberti a giudizio

SCAFATI. Affronteranno il processo dopo il rinvio a giudizio disposto dal gup il sindaco Pasquale Aliberti e la segretaria comunale Immacolata di Saia, indagati per falso ideologico per aver...

SCAFATI. Affronteranno il processo dopo il rinvio a giudizio disposto dal gup il sindaco Pasquale Aliberti e la segretaria comunale Immacolata di Saia, indagati per falso ideologico per aver attestato fittiziamente la loro presenza e quella di alcuni assessori in alcune riunioni di giunte.

Le delibere relative affisse all’albo, secondo le indagini, erano irregolari. In particolare la procura ha ritenuto responsabili le due figure ritenute istituzionalmente garanti del corretto andamento delle procedure amministrative, con lo stralcio ed archiviazione per le altre posizioni inizialmente interessate dall’indagine.

In prima battuta, circa due anni fa, al momento dell’accertamento svolto dalla guardia di finanza furono sentiti gli assessori Giacinto Grandito, Cristoforo Salvati, Pasquale Coppola, Guglielmo D’Aniello, il vicesindaco Stefano Cirillo,Giancarlo Fele e Sabato Cozzolino, per reati ipotizzati commessi tra fine dicembre 2010 e settembre 2011.

L’inchiesta per falso ideologico in concorso riguarda il contestato varo di venticinque delibere, chiamando ora a a rispondere direttamente sulla vicenda il sindaco Pasquale Aliberti e la segretaria comunale Immacolata Di Saia, attesi dal processo fissato il prossimo nove aprile 2015 davanti al giudice monocratico Pietro Giocoli quali responsabili dell’iter e delle procedure. In discussione c’erano tra le altre due sedute di giunta comunale, del 29 dicembre e del trentuno dicembre 2010, con le delibere 292 e 293 fatte il 29 e le 298, 299, 300, 301, 302, 303 fatte il 31, con solo quattro componenti presenti su otto della giunta, secondo la procura.

(a. t. g.)

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