Delfino sfregiato, caccia ai vandali 

Danni alla fontana in piazza, saranno visionati i filmati della videosorveglianza

Caccia ai vandali che hanno danneggiato uno dei mostri marini presenti all’interno della storica fontana di piazza Vittorio Emanuele III, in pieno centro. Nella mattinata di ieri – infatti – una delle statue che adornano la nota “Fontana dei delfini” è stata rinvenuta con un’evidente crepa che taglia in due il corpo dell’animale mitologico, la cui parte iniziale della coda, invece, risulta del tutto danneggiata con la perdita di alcuni elementi di copertura. Un brutto risveglio, dunque, per la città che si trova, ancora una volta, a dover fare i conti con atti vandalici ai danni del decoro urbano e che questa volta non hanno risparmiato uno dei monumenti più caratteristici del borgo porticato.
La realizzazione della fontana antistante la Concattedrale di Santa Maria della Visitazione, infatti, risale al 1818 e costò allora circa 1000 ducati (800 per la vasca e 240 per i “mostri marini”, identificati poi come i delfini da cui il monumento prende il nome). Nel tempo la fontana ha subito alcune modifiche: rifatta nel 1866, con l'utilizzo di parte dei materiali, fu recintata poi da un'aiuola e da una cancellata. Negli anni '60, poi, ai due sbalzi già presenti venne aggiunto un terzo più grande.
Non è escluso che il danneggiamento possa essere stato causato dal deterioramento dovuto alle avverse condizioni metereologiche, tuttavia la pista maggiormente battuta sembra essere quella di un atto vandalico gratuito ai danni del monumento considerato che il borgo porticato non è nuovo a episodi del genere. Toccherà ora al sistema di videosorveglianza presente in Piazza Vittorio Emanuele III (ben due sono le telecamere che puntano a ridosso della fontana) far luce sulle effettive circostanze che hanno portato al danneggiamento del “delfino” e individuare i responsabili.
Più volte in passato la piazza è stata oggetto di atti vandalici. Lo scorso Natale, alcuni ignoti danneggiarono il portellone d’accesso dell’albero installato accanto alla fontana. Per non parlare, poi, dei graffiti che per anni hanno imbrattato i pilastri degli storici portici e, addirittura, la facciata della Concattedrale di Santa Maria della Visitazione, recentemente rimessa a nuovo a spese della parrocchia e che hanno costretto il parroco don Rosario Sessa a cingere l’ingresso con delle transenne per evitare che l’episodio si potesse ripetere. (g. f.)
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