occupazione DI suolo pubblico

Dehor, sedie e tavolini Pronte le nuove regole

Dopo diverse riunioni, tenutesi nel corso di queste ultime settimane, la commissione Annona del Comune ha licenziato il nuovo regolamento per l’occupazione suolo pubblico che ora dovrà andare all’app...

Dopo diverse riunioni, tenutesi nel corso di queste ultime settimane, la commissione Annona del Comune ha licenziato il nuovo regolamento per l’occupazione suolo pubblico che ora dovrà andare all’approvazione del consiglio comunale. Ieri l’incontro finale con la presenza del dirigente del settore Alberto Di Lorenzo che ha recepito tutte le osservazioni emerse nel corso dei precedenti incontri, inserendole all’interno del nuovo provvedimento. Diverse le novità contenute, tutte indirizzate nell’ottica di regolamentare una materia che per diverso tempo ha dato adito a diverse interpretazioni, causando non pochi problemi.

La speranza è che con l’approvazione di questo regolamento i gestori dei locali, se decideranno di rispettare le regole, non andranno più incontro al sequestro delle loro strutture esterne. «Tra le cose da segnalare – ha spiegato il presidente della commissione Massimiliano Natella – è che da oggi i gestori potranno scegliere tra una concessione annuale o una triennale, mentre in precedenza c’era solo quella annuale. Per chi dovesse scegliere la seconda tipologia è prevista una tariffa più conveniente». La seconda novità è che si distingue tra due differenti tipi di arredi esterni. La prima relativa ad arredi mobili, quali ad esempio i classici sedie e tavolini, la seconda per arredi definitivi, ovvero i dehor, per i quali si prevede un differente iter burocratico con la presentazione di una vera e propria pratica edilizia. «Altro elemento da sottolineare – ha continuato sempre Natella – è la previsione di un criterio per la determinazione dello spazio esterno da occupare che è quello della proporzionalità rispetto allo spazio interno di somministrazione». In pratica, i gestori non potranno occupare in maniera indiscriminata il suolo pubblico ma dovranno tenere presente la grandezza del loro locale. «Naturalmente – precisa Natella – tutto ciò deve essere incastrato con quanto disciplinato dal codice della strada».

Infine c’è un altro aspetto, forse un pò più tecnico, ma che può interessare molto i commercianti: i progetti particolareggiati di ambito. «I commercianti di alcune zone, come quelli del centro o centro storico, potrebbero anche decidere di unirsi e proporre un’unica tipologia di struttura. In quel caso, però, il progetto particolareggiato dovrà passare all’esame del consiglio comunale». Chiusa questa pratica, che ora attende solo il voto dell’assise, la commissione Annona si metterà al lavoro sul nuovo regolamento per il commercio seguendo lo stesso iter, più riunioni per arrivare poi a licenziare un testo definitivo dove trovino spazio le osservazioni dei consiglieri.

Angela Caso

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