Dehor, braccio di ferro sul regolamento

Lambiase: «Una sanatoria per mettere a posto le irregolarità». Loffredo: «Discipliniamo l’occupazione del suolo pubblico»

Braccio di ferro sul nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico e, nello specifico, sul protocollo che disciplinerà le autorizzazioni per l’installazione dei dehor. Per Gianpaolo Lambiase di Salerno di tutti, quello che di qui a breve sarà discusso in consiglio comunale, «autorizzerà di fatto la realizzazione di centinaia di “volumi privati” su suolo pubblico». Secondo il consigliere comunale di opposizione, «il nuovo regolamento, nella sostanza, non aggiungerà nulla a norme e prescrizioni già previste dal regolamento vigente. Disciplina esclusivamente la classificazione e quindi il tipo di permesso necessario all’installazione dei dehor: il rilascio di un provvedimento unico per i dehor “permanenti” (una vera e propria autorizzazione a costruire)». Una sanatoria camuffata, insomma, per mettere a posto le posizioni irregolari che a quanto pare caratterizzano oggi gran parte delle strutture installate nella movida: «Alle domande dei consiglieri in commissione, i dirigenti del Comune hanno ammesso che la stragrande maggioranza delle attuali “strutture” hanno qualcosa da sanare – ribadisce Lambiase – A quanto pare pochi rispettano le regole e l’amministrazione non è in grado di controllare e sanzionare gli abusi che vengono commessi. Quale è la soluzione al problema? Ignorando i consolidati pareri urbanistici, che definiscono in modo inequivocabile che cosa si intende per volume, il nuovo regolamento autorizzerà di fatto la realizzazione di centinaia di volumi privati su suolo pubblico».

Per l’assessore comunale all’Annona Dario Loffredo, invece, il nuovo regolamento non è stato compreso, dal momento che non si pone l’obiettivo di sanare abusi, ma quello di garantire il rispetto di regole certe e uguali per tutti: «Abbiamo recuperato, dalla sola occupazione di suolo pubblico, il doppio dello scorso anno, nonché la somma in assoluto più alta di tutti i tempi. Questo fa comprendere quanta attenzione ci sia alla base del nostro operato. Era proprio un vulnus del vecchio regolamento quello che Lambiase sostiene, perché la legge nazionale di settore prevede l’occupazione permanente da parte dei pubblici esercizi e questo nuovo regolamento va a colmare una lacuna di quelli precedenti – sottolinea – Quindi nessuna sanatoria, abbiamo solo disciplinato quella che è una legge nazionale del settore, disciplinando l’occupazione permanente». Gli obiettivi del nuovo regolamento, precisa Loffredo, sono due: il primo riguarda la messa in sicurezza dei luoghi dove i salernitani scelgono di passare il proprio tempo libero; «il secondo punto mira a garantire regole snelle e chiare, nel rispetto della sobrietà e coerenza architettonica che devono seguire gli imprenditori che intendono investire nella nostra città». Del nuovo iter, che tra l’altro prevede tempi più celeri per ottenere le autorizzazioni, si discuterà nel prossimo consiglio comunale.

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