il caso

Degrado Saut, sos ai commissari

Gli operatori del “118” costretti a lavorare tra scarafaggi e topi

Scarafaggi e topi all’interno di locali che presentano pareti ammuffite e intonaci cadenti, i condizionatori che non funzionano ed un lampadario che alcuni mesi fa è caduto rischiando di ferire un operatore del 118: la struttura di via Carbone che ospita il Saut, il settore d’igiene mentale dell’Asl e la guardia medica è in condizioni disastrose. D’altra parte lo stato in cui versa l’edificio non rappresenta una novità per chi opera tra quelle pareti e neppure per l’Asl, più volte vanamente interpellata sull’argomento. Semmai potrebbe rappresentare una novità per la commissione straordinaria che potrebbe intervenire in maniera molto più decisa.

Da tempo si parla della necessità di riqualificare, adeguare e mettere in sicurezza l’edificio, inadatto per i servizi che al momento vengono offerti all’interno.

Se ne discute da oltre 15 anni, ossia da quando l’allora sindaco Zara concesse l’utilizzo della struttura all’Asl.

La struttura cade letteralmente a pezzi mentre all’interno si svolgono attività sanitarie e di volontariato con la presenza delle associazioni Misericordia e Croce Verde, della guardia medica e dell’istituto d’igiene mentale.

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