Degrado in centro: l’allarme dei residenti

Agropoli, immobili fatiscenti e roulotte a pochi passi dal cineteatro e dal palazzetto dello sport

AGROPOLI. Immobili fatiscenti, roulotte e rifiuti: il degrado è in bella vista a pochi passi dal centro di Agropoli. Le segnalazioni da parte dei cittadini si susseguono: lamentano la situazione di abbandono in cui versa via Primo Maggio (ex via della Libertà), che si collega da un lato con via Taverne e dal versante opposto con via De Gasperi.

L’area è il centro palpitante della città, perché vicina alle strutture sportive e culturali di grande interesse, quali il cineteatro “De Filippo”, il PalAgropoli, la Fornace di Campamento, la scuola media “Vairo”, un supermercato e un bar. L’area di proprietà privata, in estate, diventa location, ormai da decenni, delle giostre del Luna park mentre in inverno è un parcheggio-accampamento. Nella zona ci sono infatti spesso delle roulotte, non si se sa se abitate o meno; e da tempo a confine con il fiume Testene sono ben visibili cumuli di rifiuti. A poca distanza, e quasi a confine con la strada comunale, sorgono inoltre due appartamenti in stato fatiscente, con vegetazione incolta che fa da cornice a tutto il perimetro delle abitazioni. Le stesse, ormai da diverso tempo e a intervalli, diventano punto di appoggio per senzatetto.

Non è dato sapere se si tratta di persone del posto oppure soggetti di nazionalità straniera. Molto spesso, specie di notte o nel tardo pomeriggio, si vedono passeggiare 4-5 soggetti nei pressi del parcheggio, dove sono fermi due camion, o nei pressi delle due case. In questo stesso luogo, solo qualche mese fa, perse la vita un uomo, che pure utilizzava uno dei due alloggi come punto di appoggio per dormire.

I residenti lamentano lo stato di abbandono costante in cui versa la zona di fronte alla Fornace che diverrà presto museo industriale. E certamente quando questo avverrà non costituirà certamente un bel biglietto da visita se si porteranno i turisti nel bel mezzo del degrado. Per questo motivo sarebbe auspicabile se il Comune imponesse al proprietario dell’area di provvedere a mantenerla in una condizione dignitosa. Pare che lo stesso avesse rappresentato, in passato, la volontà di ristrutturare gli immobili e la proprietà ma da parte dell’Ente ci sarebbe stato un freno al progetto data la vicinanza alle sponde del Testene.

Andrea Passaro

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