Degenti, la spola tra gli ospedali

Disagi anche per i medici costretti a spostamenti continui. Reparti dislocati senza criterio

Fare la spola tra più ospedali è diventata quasi una necessità. Anche la cronaca è ricca di simili episodi. Sempre più spesso i casi di presunta malasanità sono caratterizzati da un andirivieni tra più strutture.

Nell’ultimo periodo c’è stato quello dell’uomo di Angri che per un problema emorroidale è stato costretto ad un pellegrinaggio tra l’ospedale “Umberto I” ed il “Martiri del Villa Malta”. Una spola che non è servita a risolvere il problema, rivelatosi fatale. Tante le polemiche che caratterizzarono anche il decesso di un’altra donna di Angri arrivata di domenica con forti emorragie in viale San Francesco. Pure in quel caso finì sotto accusa un “controverso” collegamento tra il nosocomio nocerino e l’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani, dove operano gli specialisti di ematologia. Corse avanti e indietro di cui si fanno carico i familiari degli ammalati e le ambulanze dell’Asl retta dal manager Squillante. Tutto in nome della salute, che non sempre in questo modo è garantita. E a rimetterci sono gli utenti. Sono loro a rischiare grosso, a causa della non totale copertura specialistica negli ospedali. Così come i “pazienti ambulanti” si deve però parlare anche di “medici ambulanti”. Un fenomeno molto intenso è, infatti, quello delle consulenze. In ogni ospedale, infatti, c’è sì una buona varietà di specialisti, ma non sempre è sufficiente. Per i casi gravi accade che ci si rivolge alle strutture di riferimento regionale, è inevitabile. Spesso però si ricorre a trasferimenti anche per consulti più rutinari. Accade che in questo periodo di assenza della bronco-pneumologia da Nocera, gli specialisti spostati a Scafati debbano coprire il turno di guardia in viale San Francesco. Da gennaio, poi, ogni mattina da Scafati uno specialista si recherà per eventuali consulti su Nocera. Stesso accadrà per quanto riguarda i consulti chirurgici. Se prima bisognava salire o scendere qualche rampa di scale, ora è indispensabile prendere un’automobile o un’ambulanza per raggiungere il presidio sanitario collegato. Stessa cosa è accaduta per alcune consulenze cardiologiche che Sarno ha dovuto fornire al “Mauro Scarlato”. Persone anziane che di pomeriggio vengono inviate al “Martiri del Villa Malta” con conseguente dispendio economico generato dall’utilizzo di un’ambulanza con due infermieri e, se necessario, un medico accompagnatore. È il caso di una 91enne che non troppo tempo fa è stata inviata a Sarno per un controllo cardiologico. Sono le conseguenze di un’ottimizzazione spalmata su più plessi.

Per non parlare dei laboratori. Alcuni funzionano solo di mattina, per esempio Pagani e Scafati, se nel pomeriggio ci fosse un’emergenza si dovrebbe mandare tutto a Nocera. Anche per questo motivo, ma soprattutto per avere servizi d’urgenza assicurati, il direttore del “Mauro Scarlato” pare abbia chiesto che, in vista della attivazione del polo pneumologico e della terapia intensiva respiratoria, vengano distaccati su Scafati un tecnico di laboratorio ed un tecnico di radiologia a turno. La loro presenza garantirà esami rapidi i cui referti saranno giudicati in teleconsulto da Nocera. In questo modo si avranno sempre garantiti in loco i servizi.

Salvatore D’Angelo

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