Decise le commissioni, ora le presidenze

Commissioni consiliari, arriva lo sblocco. Dopo mesi di tira e molla, mercoledì il sindaco Manlio Torquato ha emesso il decreto di nomina dei consiglieri comunali nei dieci organismi. Nel documento pubblicato all’albo pretorio non sono indicati i presidenti, che saranno scelti dalla maggioranza. Alle commissioni controllo e garanzia, pari opportunità e sanità, si aggiungono: affari generali, personale, affari legali; politiche di bilancio e della programmazione finanziaria; pianificazione urbana, infrastrutture, mobilità, lavori pubblici e patrimoniali; politiche sociali e dei servizi alla persona; attività produttive; politiche per l’ambiente ed ecologia; politiche di promozione culturale, pubblica istruzione, sport e spettacolo.

Si è atteso tanto per la formalizzazione a causa dei ritardi dei gruppi nel comunicare la loro composizione. La prima nota arrivata è stata quella del gruppo misto il 6 aprile scorso, tutte le altre sono state protocollate tra il 31 maggio e il primo giugno.

Si apre ora la lotta per le presidenze. Alla guida della commissione sanità dovrebbe andare Guido Tafuro, anche se sul suo nome si registra qualche divisione nella maggioranza. Anna Pentone potrebbe essere la papabile per le pari opportunità. Controllo e garanzia, solitamente all’opposizione, se riesce a compattarsi su un nome, potrebbe andare ad Antonio Iannello. Ci sono però anche Giuseppe Grassi e Antonio Alfano e le new entry Pio Vecchione e Antonio Cuomo. La commissione attività produttive potrebbe essere presieduta da Paolo De Maio, in lizza anche per la pianificazione urbana. Politiche di promozione, che contempla anche sport e spettacolo, potrebbe essere di Antonio Zarrella, mentre la politiche sociali a Ilario Capaldo o a Nicola Molinaro, insomma casa Udeur.(s. d’ a.)

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