Debiti, una voragine nel settore rifiuti

Tre milioni e mezzo a Salerno Pulita, Gesco e Consorzio di Bacino. Anche Telecom ed Enel tra i grandi creditori

Imprese, associazioni, cooperative sociali, scuole sono le principali voci del corposo elenco di creditori del Comune di Salerno che saranno pagati grazie all’anticipo concesso dalla Cassa depositi e prestiti dopo l’approvazione del decreto 35 che ha sbloccato cospicui fondi per permettere alle pubbliche amministrazioni di pagare una parte dei loro debiti. Il Comune di Salerno ha avuto a disposizione per quest’anno 27 milioni e 750 mila euro che ha utilizzato per pagare gran parte dei debiti maturati fino al 31 dicembre 2011. Moltissimi punti dell’elenco di oltre trecento pagine riguardano fatture di entità non superiore ai cinquemila euro nei confronti di imprese fornitrici o di cooperative, o anche di altri Comuni con i quali si è collaborato, ma ce ne sono altre che riguardano i “grandi creditori”. Sono queste a “rosicchiare” gran parte del prestito ricevuto grazie al provvedimento.

Innanzitutto, tra coloro che devono avere ingenti somme dal Comune di Salerno ci sono le società partecipate. Per la precisione arriveranno poco più di due milioni di euro a Salerno Pulita, un altro milione di euro a Salerno Solidale e all’Asis e soltanto 100mila euro a Salerno Sistemi. Non ci sono invece conti in sospeso con le altre aziende municipalizzate almeno per quanto riguarda il periodo che arriva fino al 2011.

Altra voce importante sono le fatture da pagare agli enti coinvolti nel ciclo integrato dei rifiuti. È stato infatti emesso un mandato di pagamento di poco superiore al milione di euro nei confronti della Gesco e di 400mila euro verso il Consorzio di Bacino Salerno 2. Ragionando sempre per settori, tra i grandi creditori ci sono anche tutti i principali enti del settore trasporti. Infatti alla società di gestione dell’aeroporto di Salerno arriverà un milione di euro, mentre altri 300mila euro andranno a dare respiro alle casse del Cstp mai come ora bisognoso di denaro per poter sopravvivere. Nell’elenco compare anche l’Università di Salerno destinataria di una cifra considerevole; stiamo parlando infatti di un milione di euro che farà la gioia del prossimo Rettore.

Quello che però sorprende è trovare anche società come l’Enel e la Telecom. Quest’ultima dovrà ricevere poco più di un milione e mezzo di euro (e questo spiega perché si stia provando a tagliare sulle spese della telefonia). La società erogatrice di corrente elettrica invece è destinataria di un assegno da 800mila euro. Viene davvero da chiedersi come sia stato possibile che i cavi non siano stati tagliati per morosità visto un tale ritardo nei pagamenti.

Tutti i creditori inseriti nell’elenco saranno pagati entro il 30 giugno. Il decreto del Governo, infatti, parla chiaro: se non si liquida l’intera somma ottenuta entro la fine di questo mese i soldi torneranno indietro. Per coprire gli altri debiti il Comune di Salerno avrà a disposizione l’anno prossimo altri 27 milioni e 750mila euro. L’amministrazione comunale poi, potrà dilazionare in trent’anni la restituzione della somma anticipata dalla Cassa depositi e prestiti. La rata dovrà essere versata entro il 30 settembre di ogni anno ad un tasso di interesse pari al rendimento di mercato dei Bpt, i buoni poliennali del Tesoro a cinque anni emessi dal Ministero per l’anno corrente.

Non si tratta quindi di un regalo dello Stato alle amministrazioni locali, ma di un mutuo ad un trasso sicuramente agevolato. Un mutuo che permetterà a tante piccole e medie imprese che in questi anni hanno svolto servizi o garantito forniture al Comune di Salerno di ricevere una boccata d’ossigeno in un momento di forte crisi come quello attuale nel quale il problema principale resta la mancanza di liquidità.

Angela Caso

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