Debiti per dieci milioni Ecoambiente vende i mezzi 

A Battipaglia vanno all’asta tutti i macchinari fuori uso dell’impianto di via Bosco Si parte da 120 euro a tonnellata per pale, carrelli elevatori e una minispazzatrice

BATTIPAGLIA. Fare cassa svendendo i vecchi mezzi: è l’ultima trovata in casa EcoAmbiente, ditta sulla quale, stando a quanto segnalato dai dipendenti, graverebbe un debito da 10 milioni di euro. Nell’impianto di trattamento meccanico biologico di Battipaglia, per recuperare qualche soldino, si mettono all’asta i macchinari fuori uso. E si dà pure una ripulita ai locali. La scelta arriva nei giorni più duri, quando sul piazzale di via Bosco II s’accalcano per ore camion in fila e prosegue la protesta dei lavoratori.
In tempi di crisi, quando le famiglie vendono l’oro, le società provinciali indebitate svendono la ferraglia: si parte da 120 euro a tonnellata. Ci sono due pale gommate, tre carrelli elevatori e una minispazzatrice che gli operai di EcoAmbiente non utilizzano più. Attrezzature consumate dal tempo, e allora sulla scrivania dell’ex stir si batte il martello dell’asta: su indicazione del presidente del consiglio di gestione, Giovanni D’Antonio, e del suo consigliere, Antonio Cuomo, il responsabile dell’impianto, l’ingegner Vincenzo Apicella, ha redatto un avviso pubblico per l’alienazione dei mezzi operativi fuori uso. Le ditte intenzionate ad accaparrarsi le macchine dovranno presentare un’offerta entro lunedì 26: prima della consegna della busta, però, i titolari delle aziende interessate dovranno recarsi a via Bosco II per un sopralluogo, per poter toccare con mano i macchinari, che sono danneggiati, incompleti e sezionati, e soprattutto per effettuare una pesa, visto che l’importo a base d’asta è di 120 euro a tonnellata.
I vertici d’EcoAmbiente hanno deciso pure di dare una ripulita ai locali. Allo stato attuale ci sono solo due addetti alle pulizie nel tmb, nella discarica di Basso dell’Olmo, a Campagna, e negli uffici amministrativi salernitani, a via Migliaro. D’Antonio ha indetto un avviso pubblico per un’indagine di mercato. Un appalto da 60mila euro per garantire la pulizia degli ambienti di lavoro.
Intanto tra le pareti dell’ex stir la lavorazione delle balle di secco indifferenziato procede a rilento, su una sola delle tre linee, tra lunghe code di camion e disagi nell’intera provincia. A Battipaglia, in alcune aree della zona industriale e del rione Taverna, sono ancora stipate le buste nere dell’indifferenziato lasciate sei giorni fa davanti alle porte di casa dai cittadini. All’ombra del Castelluccio si fanno i conti pure con l’emergenza multimateriale, ma l’amministrazione attende fiduciosa domani, quando si chiuderà la procedura per l’affidamento del servizio di smaltimento di plastica e alluminio: sono state invitate a partecipare 42 ditte. Trenta in più rispetto a quelle chiamate alla prima gara; diciassette in più in confronto alla seconda. L’importo a base d’asta è di 60 euro a tonnellata.
Carmine Landi
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