Debiti con le partecipate «Cattiva organizzazione»

L’ira delle opposizioni. Lambiase: «Emblematico il caso della gestione dei rifiuti» Celano: «Mancano i soldi per la carta». Cammarota: «Privatizziamo i parcheggi»

La certificazione dei debiti che il Comune ha nei confronti di diverse partecipate non sorprende più di tanto i rappresentanti dell’opposizione, alcuni dei quali da diverso tempo denunciano i problemi di natura sia economica che finanziaria in cui versa l’Ente. «Innanzitutto, bisogna dire che il Comune ha dovuto ottemperare ad un obbligo che è, appunto, quello di certificare i debiti e i crediti vantati – esordisce Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia – Il dato è allarmante, ma non meraviglia. Da tempo denuncio la condizione di grave deficitarietà in cui versa Palazzo di Città. E non lo dico solo sulla base dei numeri scritti sul conto consuntivo o sul bilancio di previsione che potrebbero anche non essere indicativi di uno stato di difficoltà, ma sulla base dei problemi che tocchiamo con mano quotidianamente». E a dimostrazione di questo, il consigliere fa una serie di esempi pratici. «All’ufficio Tecnico – racconta – i pc non hanno i software necessari per la cartografia e la scrittura e, a chi ne ha fatto richiesta, sembra sia stato risposto che non ci sono i soldi per comprarli. Per non parlare della ben nota storia della mancanza cronica di carta». Da qui l’attacco. «C’è bisogno di controlli più accurati da parte degli organi competenti. Siamo davanti ad una gestione dissennata che reca problemi di precarietà nonostante i nostri cittadini paghino le tasse più alte d’Italia». Chi invita a non soffermarsi solo sui debiti, ma sulla gestione in generale di questo tipo di servizi, è il consigliere comunale Gianpaolo Lambiase. «A parte i debiti certificati, che sono pesanti, - spiega – c’è anche il problema che le municipalizzate hanno convenzioni enormemente esagerate; troppi soldi per i servizi che svolgono da cui poi discende anche l’incidenza delle tasse locali». Secondo Lambiase c’è un problema di organizzazione. «Prendiamo il caso dei rifiuti – dice – paghiamo Salerno Pulita per una serie di servizi, poi il Consorzio di Bacino Salerno 2 che solo per il trasporto dell’indifferenziato a Ostaglio e il recupero degli ingombranti costa circa 70mila euro al mese, poi ci sono i dipendenti del Comune. Insomma, c’è una mancanza di coordinamento e penso che se razionalissimo si potrebbero avere anche risparmi del 30/40 per cento». Non si meraviglia più di tanto nemmeno il presidente della commissione Trasparenza, Antonio Cammarota. «E’ evidente - esordisce - che la mano sinistra non può nascondere ciò che tace la mano destra. Ci sono debiti, c’è un buco, c’è un problema economico. Abbiamo privatizzato la Centrale del latte perché bisognava fare soldi. Ebbene privatizziamo anche i parcheggi così si abbassano i prezzi». Insomma, secondo Cammarota «c’è una mala gestio delle partecipate».
Angela Caso
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