Debiti al “Ruggi” per 138 milioni

Come per l’Asl, scattano le prime richieste di pignoramento I sindacati preoccupati per il deficit di circa venti milioni

L’impignorabilità dei beni di Aziende ospedaliere e sanitarie delle regioni commissariate, sancita dalla sentenza 186/2013 della Corte Costituzionale si è abbattuta come uno tsunami anche sul “Ruggi”, oltre che sull’Asl. Sulle scrivanie degli uffici amministrativi di via San Leonardo, il conto finora pervenuto supera gli otto milioni di euro, una cifra destinata a lievitare (come per la struttura di via Nizza) in considerazione dell’ampio numero di creditori che stanno già battendo cassa. Il bilancio del plesso ospedaliero si chiude infatti con una partita debitoria di 138 milioni (800 sono quelli dell’Azienda sanitaria locale) a cui vanno aggiunti circa 19 milioni e 500mila euro di deficit, calcolato in base ad alcuni parametri quali le rimesse ed il costo della produzione. «Una situazione drammatica - taglia corto Margaret Cittadino della Cgil - che impone una riflessione e l’assunzione di misure adeguate per evitare il collasso». Proprio per questo il sindacato ha indirizzato una nota ai due direttori generali, Elvira Lenzi ed Antonio Squillante, chiedendo di conoscere nel dettaglio lo stato dei pignoramenti in atto, «anche perchè il sospetto è che le somme siano decisamente superiori, in entrambi i casi, agli otto milioni di cui siamo a conoscenza». Sia al “Ruggi” che all’Asl c’è tensione tra gli operatori, nonostante l’Azienda di via Nizza si sia dotata di una delibera (la 616) con la quale si stimano in circa 384 milioni di euro le somme vincolate nel trimestre luglio-settembre per gli stipendi del personale dipendente e convenzionato, l’assistenza medica generale, specialistica, pediatrica, ospedaliera pubblica o convenzionata e farmaceutica. Lo stesso si prepara a fare anche il “Ruggi”, ma i provvedimenti, già adottati o da adottare, non costituiscono giuridicamente un salvagente inaffondabile, dal momento che possono essere impugnati e diventare oggetto di ulteriori ed onerosi contenziosi. Pignoramenti a parte, è lo stato di salute complessivo del “Ruggi” a far tremare i sindacati: vero è che il deficit dell’anno scorso ammontava a 45 milioni di euro, ma nel 2012 l’Azienda ospedaliera ha ricevuto dalla Regione un “bonus” di trenta milioni di euro per l’adeguamento delle rimesse mensili, «dunque la situazione è praticamente immobile - ha continuato Cittadino - L’unico dato positivo è l’aumento dell’attività specialistica ed ambulatoriale, per il resto registriamo una caduta della produzione, pochi investimenti reali e non conosciamo i dati precisi sulla migrazione sanitaria».

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