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De Vivo andrà in aula per la morte di Yoara

CASTEL SAN GIORGIO. La morte di Yoara Soglia fu una tragedia per l’intero paese, ma il sacrificio della bellissima diciannovenne fu accompagnato da un grande gesto d’amore dei genitori che donarono i...

CASTEL SAN GIORGIO. La morte di Yoara Soglia fu una tragedia per l’intero paese, ma il sacrificio della bellissima diciannovenne fu accompagnato da un grande gesto d’amore dei genitori che donarono i suoi organi. Ad oltre un anno da quel tragico incidente e dall’agonia durata dieci giorni, il giovane che era alla guida dell’auto nella quale viaggiava la ragazza è stato rinviato a giudizio. Il giudice per le udienze preliminari ha rigettato il patteggiamento proposto dalla difesa di Valentino De Vivo, 24 anni, che nella notte tra il 15 e il 16 febbraio dello scorso anno guidava ubriaco la sua Fiat e andò a sbattere contro un muro e un palo della pubblica illuminazione in località Santa Croce. Aveva un tasso alcolico nel sangue di 2,44 ben oltre il limite consentito. E le accuse che il pm Amedeo Sessa gli contesta sono quelle di guida in stato di ebbrezza e omicidio colposo.

Il giudice Giovanna Pacifico ha rigettato la richiesta di patteggiamento ed ha disposto che De Vivo affronti il processo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore. I genitori e le sorelle della giovane si sono costituiti parte civile.

Secondo i rilievi effettuati quella notte dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, De Vivo guidava a forte velocità nonostante il limite imposto in quella strada, quindi andò a sbattere con violenza contro un muro di cemento e un lampione. La Fiat Punto si accartocciò tanto che fu necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre i due ragazzi dall’auto. Yois - così la chiamavano gli amici - rimase in coma per dieci giorni senza mai riprendere conoscenza. Il 26 febbraio i medici dichiararono la morte celebrale e spensero i macchinari che la tenevano in vita. I genitori diedero l’autorizzazione all’espianto degli organi. Il giovane guidatore fu sottoposto ad un lungo intervento chirurgico.

Yois era ballerina di danza classica e aveva frequentato l’alberghiero “Domenico Rea” di Nocera Inferiore. Abitava nella frazione Aiello di Castel San Giorgio con la sua famiglia.(r. f.)

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