De Simone sta trattando con Fi per Guarino

La presidente di Rete Solidale spera di presentarsi col centrosinistra ma c’è l’alternativa azzurra

SALERNO. «Ma Carmen dove va?». Non nel Pd. Dopo settimane di ipotesi, ora c’è una prima certezza. Carmen Guarino non è stata inserita nella lista dei nove candidati che il partito metterà in campo in provincia di Salerno per le prossime elezioni regionali di maggio. La decisione di tenere fuori la presidente di Impegno Sociale e Rete Solidale è arrivata dalla direzione provinciale che si è riunita ieri sera nella sede di via Manzo. Una decisione che era stata anticipata già nel pomeriggio dalle dichiarazioni della consigliera regionale uscente – e ricandidata – Anna Petrone, che proprio la Guarino aveva contribuito a far eleggere nel 2010, e che l’aveva sostenuta fino alla rottura avvenuta poco più di un anno fa. «È stata sempre critica verso le scelte del partito e di Vincenzo De Luca. Per lei – ha dichiarato sibilinna l’esponente piddina – non c’è spazio nella lista. Chiedere una candidatura – ha rimarcato – significa condividere un progetto, e lei ha dimostrato di non condividerlo».

L’ultima speranza, adesso, è riposta nelle liste civiche che saranno messe in campo a sostegno della candidatura di De Luca: Campania Libera e la lista del Presidente. Lei, anche ieri impegnata a girare la provincia di Salerno tra conferenze stampa, incontri pubblici e privati, ci confida. Conferma di non voler andare al di fuori del campo del centrosinistra. Ribadisce che è disposta anche a stare fuori dalla competizione. Lo conferma quando riusciamo a raggiungerla a telefono, nel pomeriggio, prima che la direzione del Pd prendesse la decisione di escluderla. Ricontattata in serata via sms per chiederle un commento a caldo, risponde soltanto con un laconico “no”.

Eppure l’ipotesi di poterla vedere candidata anche fuori dal campo del centrosinistra, continua a prendere sempre più quota, nonostante le smentite di circostanza. D’altronde anche a sinistra del Pd la porta è stata chiusa. Venerdì scorso l’ex assessore regionale Andrea De Simone, tra i principali sponsor della sua candidatura, è stato visto alla presentazione della candidatura di Salvatore Vozza al Centro Sociale di Salerno. Ma di posto nella lista salernitana di “Sinistra al lavoro per la Campania” sembra non essercene. A confermarlo è stato lo stesso segretario provinciale di Sel, Franco Mari. «Non se ne parla, la lista è chiusa e dobbiamo anche sfoltirla».

Non resta quindi che guardare a destra, dove il corteggiamento è stato serrato e anche piuttosto plateale. A suggerirle di guardare in quella direzione è stato anche il segretario regionale del suo movimento, Giuseppe Barone, che proprio ieri mattina ha affidato ad una nota su Facebook il suo accorato appello. «Carmen – ha scritto Barone – deve candidarsi a prescindere in qualsiasi lista, anche del centrodestra. Il suo contributo al consiglio regionale è fondamentale per l’intero mondo del Terzo Settore, dell’impresa sociale e della sanità. Su temi così delicati e scottanti – ha aggiunto – non ci devono essere bandiere di partito». Una provocazione? O soltanto un’attestazione di stima da parte di amici? Le parole di Barone hanno comunque acceso un dibattito nel quale si inseriscono le dichiarazioni del coordinatore provinciale di Forza Italia, il senatore Enzo Fasano, che la porta non l’ha affatto chiusa. Anzi. «Con la Guarino – ha detto – non ci siamo mai visti. I nostri scambi sono stati solo a mezzo stampa. Con Andrea De Simone, invece – ha confermato – ci siamo visti e abbiamo parlato. Personalmente – ha aggiunto – io la candiderei. In politica ormai non si guarda più alle appartenenze ideologiche o partitiche. Quello che contano sono le persone e quello che possono esprimere. Ad ogni modo – ha concluso – per ora non posso dire altro. Tra qualche giorno ne sapremo di più».

Il “giorno buono” per sancire questo accordo – che potrebbe sparigliare le carte anche all’interno di Forza Italia dove la donna forte resta la consigliera regionale uscente Monica Paolino, consorte del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti - dovrebbe essere giovedì. «Altrimenti – osservano all’interno del partito dell’ex Cavaliere – il rischio è che la Guarino resti davvero fuori dai giochi». E con lei il suo pacchetto di voti, che fa gola e non poco ad un centrodestra che dovrà fare i conti con la macchina da guerra di De Luca.

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