le rivelazioni del pentito

De Simone: «Due agguati per uccidere Papacchione»

Per due volte gli uomini del clan Villacaro-D’Andrea avevano provato a uccidere a Giuseppe Stellato, prima di assassinare, il 24 febbraio del 2007, il fratello minore Donato. A rivelarlo ai giudici...

Per due volte gli uomini del clan Villacaro-D’Andrea avevano provato a uccidere a Giuseppe Stellato, prima di assassinare, il 24 febbraio del 2007, il fratello minore Donato. A rivelarlo ai giudici della Corte d’Assise dinanzi ai quali è n corso il processo per il delitto è il collaboratore di giustizia Ciro De Simone, che ieri ha chiuso la sua lunga deposizione. «Salvatore Nigro e Vincenzo D’Andrea volevano uccidere “Papacchione” prima che Villacaro uscisse dal carcere» ha spiegato, ricostruendo due tentativi falliti e un progetto infine andato in fumo quando, nel novembre 2006, Stellato senior fu arrestato e portato in carcere, dove si trova tuttora. Nei mesi prima ci sarebbero stati due appostamenti notturni davanti alla casa della compagna Erminia D’auria, a Cappelle: «Andarono in quattro: Nigro, D’Andrea, Fabio Petrone (ucciso nel luglio 2007 ndr) e mio cognato Raffaele Delle Chiaie. Si fermarono lì sotto per due notti di fila, ma Stellato non arrivò». A riferirlo a De Simone sarebbe stato Delle Chiaie: «Mi disse pure che erano andati con la macchina di Walter Castagna – aggiunge il “pentito” – Lui non c’era ma sapeva a cosa doveva servire l’auto». Quando Villacaro uscì dal carcere, il 10 febbraio 2007, Giuseppe Stellato era già stato arrestato e due settimane dopo fu ucciso davanti al Tribunale il fratello Donato. A sparare sarebbe stato Villacaro, in sella a una moto guidata da D’Andrea. De Simone ne ha dato conferma più volte anche se ieri sono stati rilevati nelle sue dichiarazioni più elementi di contraddizione. Nelle prossime settimane i giudici decideranno se ascoltare anche Delle Chaie, come chiedono le difese. Intanto la prossima udienza è stata fissata al 15 dicembre, quando sarà sentito il teste Antonio Fortunato. (c.d.m.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA