la politica e le grandi manovre 

De Prisco: «La mia esperienza mi rende un uomo libero»

«La verità è che su impulso di amiche ed amici, di estrazione politica eterogenea, si sta valutando l’ ipotesi di una candidatura». Raffaele Maria De Prisco ha deciso di chiarire in maniera...

«La verità è che su impulso di amiche ed amici, di estrazione politica eterogenea, si sta valutando l’ ipotesi di una candidatura». Raffaele Maria De Prisco ha deciso di chiarire in maniera definitiva la sua posizione. De Prisco sta da tempo valutando l’ipotesi di candidarsi a sindaco di Pagani. «Ho posto, nei miei incontri, come unica condizione - spiega De Prisco - l’individuazione di persone con o senza esperienza amministrativa ma che abbiano come requisito personale imprescindibile la serenità di giudizio sulle cose da farsi, ma soprattutto sul passato politico amministrativo che ha caratterizzato gli ultimi 30 anni la città di Pagani».
Uomo di centrodestra, l’avvocato avrebbe in mente un progetto civico che riesca a mettere insieme anime diverse. «Ho ribadito che il mio passato politico rappresenta un limite per alcuni, ma certamente non mi vesto, né aspiro a vestire i panni di verginello politico. Sono fiero della mia esperienza passata che è anche il mio punto di forza, esperienza che mi permette di non essere a digiuno dei problemi della macchina amministrativa».
In passato De Prisco ha fatto parte degli esecutivi targati Alberico Gambino. «È la mia esperienza passata che fa di me quel che sono, un uomo libero, leale, indipendente nei giudizi che ha la serenità di starsene bene anche senza alcun ruolo politico».
Il nome di De Prisco come possibile alternativa all’attuale primo cittadino Salvatore Bottone sta creando tensione negli ambienti politici locali. Anche Emilio Bonaduce, consigliere politico di Gambino, ha voluto spiegare la sua posizione sul nome di De Prisco. «Sono sostenitore della candidatura di Gambino, se tanto non può essere o non deve essere allora credo e ritengo che occorrano nuove forze e nuovi impegni caratterizzati, politicamente e socialmente, da un collante preliminare ed indiscutibile: essere stati in questi anni o essere ancora oggi, reali, concreti, fattivi oppositori del sindaco Bottone e del coacervo di forze che lo sostengono».
Bonaduce da mesi sta in maniera dura criticando l’azione politica dell’amministrazione Bottone che ha portato all’intesa con il Pd. «Ad oggi, fermo restando la legittimità di ogni azione che si sta sviluppando nella direzione di organizzare e realizzare uno schieramento politico, sociale e amministrativo alternativo all’amministrazione attuale per come largamente intesa, non mi pare si sia parlato né di programmi, né di cose da fare, né mi pare si veda il collante che deve contraddistinguere la futura maggioranza di questo paese».
Gerardo Vicidomini
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