De Masi caccia Amalfitano «Voleva 900mila euro»

Il neo presidente della Fondazione Ravello spiega i motivi dell’allontanamento Scatta la rimozione anche per il direttore artistico Stefano Valanzuolo

RAVELLO. Il neo presidente della Fondazione Ravello “licenzia” il segretario generale, Secondo Amalfitano, che ricopre anche la carica di direttore di Villa Rufolo. E, inevitabilmente, scoppia la polemica. Perchè lo staff al completo del Ravello Festival chiede “spiegazioni”, «meravigliandosi» per le decisioni del Consiglio di amministrazione, «sia per il fatto di non essere state supportate da chiare motivazioni - sottolinea attraverso una lettera - sia per il modo con cui sono state rese note«.

La risposta di De Masi non tarda a venire ed è, sotto certi aspetti, piuttosto sorprendente. Perchè il sociologo adduce motivi economici che sarebbero alla base della rottura tra la Fondazione ed Amalfitano. Insomma nessun rancore personale (i rapporti tra i due non si possono sicuramente definire idilliaci ndr) tra i motivi della risoluzione anticipata del rapporto lavorativo, ma solo ed esclusivamente ragioni di cassa. Perchè, come spiega De Masi, Amalfitano avrebbe “bussato” a soldi, chiedendo «908mila euro per presunti diritti maturati negli ultimi anni». Oppure un «contratto quadriennale - specifica De Masi - con clausola di stabilità». Perciò De Masi si è rivolto ad «autorevoli giuslavoristi - rimarca il presidente della Fondazione - i quali hanno consigliato di licenziare in tronco Amalfitano o di utilizzare la clausola contrattuale che consente a ciascuna della parti di rescindere i rapporti con un mese di preavviso». «In data 20 settembre, il Consiglio di amministrazione - aggiunge - per essere meno drastico, ha scelto all’unanimità questa seconda alternativa».

Dunque nessun giallo e, soprattutto, nessuna ripicca personale. «Sono stato rieletto presidente della Fondazione il 6 agosto scorso - chiarisce De Masi - e, se avessi voluto “silurare” Secondo Amalfitano, lo avrei fatto nel primo Consiglio di amministrazione, che si è svolto il 14 agosto. Ma la scadenza contrattuale della collaborazione con Amalfitano era ancora lontana (31 dicembre) e io non mi ero assolutamente posto il problema».

La vicenda, comunque, sicuramente riserverà nuove sorprese. Perchè la polemica certamente sarà alimentata da nuovi colpi di scena, nella tradizione della Fondazione Ravello. Il nuovo corso, infatti, oltre ad Amalfitano ha già esautorato anche il direttore artistico Stefano Valanzuolo che, dopo anni di collaborazione, dovrà lasciare l’organizzazione del Ravello Festival.

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