estorsioni nella piana

De Martino e Sessa in silenzio Rainone replica alle accuse

BELLIZZI. Tacciano tutti, tranne Sergio Rainone. Ieri seconda tranche degli interrogatori degli arrestati nell’operazione “Game Over”. L’unico a difendersi è stato il 40enne di Eboli, Rainone, per...

BELLIZZI. Tacciano tutti, tranne Sergio Rainone. Ieri seconda tranche degli interrogatori degli arrestati nell’operazione “Game Over”. L’unico a difendersi è stato il 40enne di Eboli, Rainone, per il quale la localizzazione del cellulare nei pressi dei luoghi delle estorsioni non coincide con la sua presenza. In silenzio, invece, sono rimasti gli altri due guagliuni del clan: Maurizio De Martino, 27 anni, e Francesco Sessa, 29 anni, di Campagna, sentiti dal gip Pietro Indinnimeo. La scelta di rimanere il silenzio, almeno fino all’eventuale ricorso al Riesame, l’avevano già fatta anche i due leader del gruppo, Sergio Bisogni e Francesco Mogavero, interrogati venerdì nel carcere di Salerno. L’indagine sul giro di estorsioni ad imprenditori della Piana fatte a nome del clan Pecoraro-Renna, era partita da quella a un promoter di Campagna, titolare dell’agenzia ProfessionalFin, sulla statale 19, al Quadrivio, avvenuta nel 2014, ma si intreccia con le indagini sull’ omicidio di Aldo Autuori, avvenuto il 28 agosto dello scorso anno in via Toscana, a Pontecagnano, e scava nel business del trasporto dell’ortofrutta verso i mercati del nord Italia.

Una delle agenzie di trasporto interessate è quella dei fratelli Mogavero, Francesco e Carmine (che non è indagato).

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