De Magistris apre ai partiti e nomina cinque assessori

Federazione della Sinistra e Italia dei Valori entrano in giunta a Napoli Nella squadra c’è anche l’ex capogruppo Ds alla Regione, Nino Daniele

NAPOLI. La rivoluzione di Luigi de Magistris diventa meno arancione e si apre ai partiti. Nella nuova giunta comunale, presentata ieri, entrano cinque nuovi assessori, di cui due indicati dalla maggioranza in consiglio comunale: Franco Moxedano (Italia dei Valori) con delega al Personale e Sandro Fucito (Federazione della Sinistra) al Patrimonio. Oltre a Nino Daniele, ex sindaco di Ercolano e già capogruppo Ds alla Regione, a cui è stata assegnata la delega alla Cultura e al Turismo. Gli altri due assessori sono il docente della “Federico II” Mario Calabrese, delegato alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, e Roberta Gaeta, quarantenne titolare del Welfare e delle Politiche sociali che ora dovrà lasciare la presidenza del gruppo di imprese sociali Gesco.

«Un giro di boa» ha spiegato il sindaco, che su Daniele tiene a sottolineare come non si tratti di una scelta «frutto di una indicazione di partito ma fatta sulla base della sua storia e delle sue battaglie». Esce in parte di scena l’assessore alla Mobilità Anna Donati a cui saranno affidate le funzioni con un ruolo di consulenza «a titolo gratuito» mentre il sindaco si tiene la delega e dunque le decisioni su traffico e ztl ricadranno sulla sua testa più di prima. «La nuova giunta non nasce per sfiduciare chi ha lavorato finora – ha detto il primo cittadino – ma per allargare a persone che vogliono contribuire alla riscossa della nostra città. Non abbiamo poltrone da assegnare, siamo in movimento e non ho alle spalle un partito né strutture».

Ma tra gli assessori uscenti – Luigi De Falco (Urbanistica), Marco Esposito (Commercio), Enrico Panini (Lavoro), Antonella Di Nocera (Cultura) e Bernardino Tuccillo (Personale), quest’ultimo dimessosi prima del benservito – non tutti abbandonano senza qualche risentimento. La posizione di alcuni è sembrata debole e un po’ inadeguata sin dall’inizio dell’avventura, ma la mancata azione riformatrice annunciata dal sindaco ha forse frenato anche il loro lavoro. Ora, in una congiuntura delicata per de Magistris, l’allargamento a nuove forze politiche rappresenta per lui anche una questione di sopravvivenza. Del resto a due anni dal suo mandato sono stati sostituiti nove assessori, tra cui il magistrato Giuseppe Narducci, dopo aver sbattuto la porta e Riccardo Realfonzo, liquidato tra mille polemiche.

Intanto tuona l’opposizione di centrodestra, nelle parole del suo leader Gianni Lettieri: «La nuova giunta de Magistris agirà in perfetta sintonia politica e amministrativa con quella che ha operato fino ad oggi, dunque continuerà a produrre disastri per la citta».

©RIPRODUZIONE RISERVATA