De Magistris a De Luca "Candidatura indecente"


Era atteso per le 21. Si è presentato con cinque minuti di anticipo. E non è da tutti. Luigi de Magistris si fa varco nella folla che lo stava aspettando alla Cantina dei Romantici, enoteca dove ieri sera si presentava il libro "La casta delle monnezza" di Vincenzo Iurillo e Bruno De Stefano. «Sono contento di essere a Salerno, la città che è stata determinante per il mio allontanamento dalla magistratura». Con in mano il volume - che l’ex pm ora europarlamentare Idv dice di aver letto con attenzione - de Magistris per circa un’ora ha intrattenuto i presenti toccando parecchi temi scottanti, primo fra tutti la degenerazione morale che ha caratterizzato in particolar modo la classe politica del sud degli ultimi anni, argomento portante del volume di Iurillo e De Stefano. I due giornalisti autori del libro hanno infatti messo sotto la lente d’ingrandimento dell’analisi giudiziaria il curriculum di circa 50 politici del sud, tra questi Bassolino e De Luca.
Sul sindaco di Salerno, probabile candidato a governatore della Campania, de Magistris ci va giù pesante: «Le vicende giudiziarie che lo coinvolgono sono poco note ma molto gravi e trovo indecente che si possa pensare a candidare una persona come lui, sul cui capo pendono diverse imputazioni che riguardano la gestione del denaro pubblico, l’edilizia e quant’altro». Inevitabile anche il riferimento alle vicende che hanno portato Apicella, Nuzzi e Verasani a essere interdetti dal loro posto di lavoro: «Il messaggio che si è voluto far passare è stato molto chiaro, di una gravità indicibile: "colpisco uno per educarne cento". Apicella è stato punito solo per aver fatto il proprio lavoro, per non aver fermato i sostituti e per aver messo un visto, e la sua applicazione del diritto non è stata gradita al potere». Intanto, sulla candidatura del sindaco De Luca, si schiera il verde Michele Ragosta: «E’ la persona adatta per guidare la Campania». Ma, dall’area di Sinistra Democratica, Franco Mari dice che «è incompatibile con la sinistra e la sinistra non può sostenerlo». Gennaro Giordano è meno duro ma considera indispensabili le primarie di coalizione».