le giustificazioni

De Luca scarica il capostaff: «Ha sbagliato e non c’è più»

«Quando Nello Mastursi mi informò del sequestro del suo cellulare, mi disse che si trattava di una cosa insignificante. Le sue dimissioni? Una sua scelta e un atto di sua sensibilità. Il suo...

«Quando Nello Mastursi mi informò del sequestro del suo cellulare, mi disse che si trattava di una cosa insignificante. Le sue dimissioni? Una sua scelta e un atto di sua sensibilità. Il suo comportamento però è stato sbagliato. Ha sbagliato e infatti non c’è più». Dopo la conferenza-monologo di mercoledì mattina, Vincenzo De Luca parla. E per farlo sceglie un’altra tribuna. Non più quella “glocal” di Liratv, ma la sede del quotidiano Il Mattino a Napoli. Il presidente cita apertamente – per la prima volta dopo giorni – il suo ormai ex capo della segreteria politica. «Non credo – ha detto l’ex sindaco di Salerno – che Mastursi avesse saputo in anticipo l’esito della sentenza del tribunale di Napoli sulla legge Severino. Credo che stiamo arrivando all’assurdo. Quello che ha saputo Mastursi io non lo so. Al massimo, qualcosa dagli avvocati che sanno un po’ prima quello che succede. Ad ogni modo, chi sbaglia con me è colpevole non una ma tre volte». De Luca quindi scarica Mastursi, senza troppi problemi. Ma neanche senza imbarazzi. «Sono assolutamente tranquillo – ha sostenuto – e voglio precisare che non ho confezionato nessuna versione ma ho solo dato notizia delle dimissioni del mio collaboratore. Giù da tempo parlavamo della difficoltà di fargli mantenere il doppio incarico». Poi, è entrato nel merito della vicenda giudiziaria, confermando la sua piena fiducia nella magistratura. Confermato anche il silenzio da parte dei vertici nazionali del Pd - «Renzi? Era all’estero – ha detto – non l’ho sentito» - L’ultimo passaggio è sulla legge Severino. Tra pochi giorni, il 20 novembre, il tribunale di Napoli dovrà nuovamente pronunciarsi. «Sono assolutamente fiducioso. La Severino – ha concluso – nacque per reati di grave allarme sociale, non per l’abuso d’ufficio».(m.a.c.)

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