De Luca “ruba” la scena ma Roberto conquista i big

Gran folla al convegno promosso dal secondogenito dell’ex sindaco Il presidente arriva e riceve un lungo e caloroso applauso di benvenuto

SALERNO. Il leone è solo ferito. Dopo una settimana terribile, Vincenzo De Luca aveva evidentemente bisogno di ricevere calore umano e avere la conferma che almeno la sua città e la sua provincia non gli avessero voltato le spalle. Probabilmente è stato per questo motivo che ieri mattina - dopo aver incontrato a Napoli l’ambasciatore francese per portare la solidarietà e il cordoglio del popolo campano ai cugini d’oltre Alpi, colpiti ancora una volta dalla follia terroristica dell’Isis - è rientrato a Salerno dove all’hotel Mediterranea era in corso l’iniziativa organizzata dal suo secondogenito, Roberto e dall’associazione Articolo 41 sul Sud alla quale hanno preso parte il presidente dello Svimez, Adriano Giannola; l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri e il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti. Un’iniziativa «apolitica, civica e di territorio» sottolinea Roberto, glissando in modo secco sulle vicende che riguardano il padre. La cui presenza non era prevista in via ufficiale e, alla luce del terremoto giudiziario che ha colpito lui e il ex capo staff, Nello Mastursi, non era certamente scontata. «Arriva, arriva!». La voce comincia a correre quando il convegno, moderato dal responsabile dell’Ansa Campania, Alfonso Di Leva, è cominciato da pochissimi minuti. La sala è piena in ogni ordine di posto. L’occasione, anche se non ci fosse stato De Luca padre, era comunque ghiotta per chi ambisce ad entrare nel “cerchio magico” o aspira ad accreditarsi in vista delle prossime elezioni amministrative.

Nelle prime file c’è l’ex consigliera regionale Anna Petrone, una che negli ultimi tempi non ha certo avuto un buon feeling con il governatore della Campania. In giro tra le sale del Mediterannea ci sono diversi consiglieri regionali. Da Luca Cascone a Franco Picarone passando per Enzo Maraio. Spicca, anche per altezza, quella del sindaco di Agropoli, Franco Alfieri. C’è anche Carmen Guarino, presidente di Rete Solidale, che alle ultime regionali ha sperato fino all’ultimo in una candidatura che non è mai arrivata. De Luca alla fine arriva, intorno alle 11.30, entrando da un accesso secondario. Ad attenderlo, in prima fila, il sindaco facente funzioni, Vincenzo Napoli, l’assessore all’Urbanistica, Mimmo De Maio, il presidente della Camera di Commercio, Andrea Prete e il co-patron della Salernitana, Marco Mezzaroma. Al loro fianco anche Agostino Gallozzi. Il governatore si siede proprio accanto a lui. Il volto è sereno, a tratti pensieroso. Ascolta in silenzio tutti gli interventi, scambia qualche battuta con il presidente del Marina d’Arechi. Ma la sua attenzione sembra essere rivolta soprattutto al figlio che, dopo l’intervento introduttivo, di contenuto e stile, chiude il convegno. Papà Vincenzo si alza e gli si fa vicino. Buffetto sulla guancia e abbraccio in favore di camera. È l’unico momento in cui il presidente della Regione sembra sciogliersi. Ma è un attimo. Subito scatta l’assedio di fan e sostenitori. E allora via con selfie e foto di gruppo. De Luca si presta, non mostra irritazione. Stringe mani, saluta amici, conoscenti ed elettori. Poi, si avvia fuori insieme all’amministratore delegato di Invitalia, Arcuri. Uno scambio di battute rapido. Poi, scortato dal capo ufficio stampa Paolo Russo, rientra in sala per concedersi di nuovo per qualche foto. E di nuovo via, ancora da un’uscita secondaria. Ai giornalisti che lo seguono e che accennano qualche domanda non degna neanche di uno sguardo. «De Luca - dice il sottosegretario Zanetti - ha il dovere e il diritto di governare. Siamo d’accordo con quanto ha detto il premier Renzi e anche noi di Scelta Civica abbiamo fiducia nella magistratura e chiediamo indagini rapide. Continueremo ad essere al suo fianco». Anche Zanetti non crede all’ipotesi del complotto ordito alle sue spalle, forse proprio all’interno del Pd. «Non è corretto - sostiene - in una vicenda così particolare assumere atteggiamenti giustizialisti».

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