De Luca rassicura: «I soldi per la Metro si troveranno»

Consueto appuntamento con il sindaco di Salerno su Radio Alfa: «La colpa è della Regione». Veleno sui consiglieri regionali e sui padri che non prendono a ceffoni i figli

Rifiuta anche solo di fare delle ipotesi negative sul futuro della sua "creatura". La Metro di Salerno non si tocca. De Luca ne è convinto e lo ribadisce a chiare lettere nel corso della settimanale trasmissione in onda su Radio Alfa il giovedì alle 12,45 S come Salerno. Sulla notizia, diffusa ieri, in base alla quale in mancanza di circa 3 milioni di euro, la Metropolitana di Salerno da febbraio potrebbe fermarsi, De Luca è categorico. «I soldi si troveranno ma il problema vero è l'atto di discriminazione che la Regione Campania ha messo in atto nei confronti di Salerno». Per il sindaco, i soldi, appunto circa 3 milioni per la gestione della Metropolitana salernitana, «devono venir fuori dai circa 500 milioni che lo Stato trasferisce alla Regione Campania per il trasporto pubblico locale». Insomma il problema non è la mancanza dei soldi, ma la mancanza di un accordo politico. Eppure, come ricorda lo stesso De Luca, «la Metropolitana di Salerno è nata da un accordo con la Regione guidata da Antonio Rastrelli, uomo di destra, fascista ma un vero signore». Una situazione verso la quale, ribadisce con forza De Luca, «dovrebbero finalmente decidere di svegliarsi tutti i consiglieri regionali salernitani, i primi a doversi vergognare della situazione, una situazione di scorrettezza».

Nel corso della puntata De Luca è intervenuto anche sulla situazione dei tributi che definisce una «cambiale da pagare per la cancellazione dell'Imu, in realtà mai cancellata e anzi rimessa con voce diversa. Una presa in giro anche per i comuni, visto che nessuno è in grado di definire un Bilancio di Previsione per il 2014». Sconforto invece De Luca lo dimostra per l'ennesimo raid vandalico nell'Istituto Comprensivo Levi Montalcini di Mercatello. «Dovremmo mettere sentinelle davanti ad ogni scuola della nostra città, dice De Luca ma neanche si può vivere in un paese dove per far rispettare le regole bisogna mettere guardie armate!». De Luca si auspica che ci sia un impegno maggiore educativo anche tra madri e padri ("che diano anche qualche ceffone quando i figli rompono le scatole", dice De Luca).