De Luca pronto a lasciare il Governo

«Ora basta. Da quattro mesi chiedo il rispetto della legge sulla delega a vice ministro. Se non è così saluti e baci»

“La lumachella della vanagloria ch’era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: Già capisco che lascerò un’impronta nella storia”. Questa poesia di Trilussa è stata recitata ieri pomeriggio dal sindaco Vincenzo De Luca nel corso della trasmissione di LiraTv “Salerno città europea” per descrivere cosa pensa di coloro che in questi giorni lo stanno attaccando sulla questione del doppio incarico.

«Sono piccoli personaggetti della politica che pensano di strisciare sulla mia persona per darsi un’importanza, per poter dimostrare che esistono e invece non esistono. Sono delle nullità», ha detto commentando il significato dei versi. Polemiche a parte, nel suo intervento De Luca ha fatto chiaramente capire di non riuscire più a sopportare il fatto di non aver ricevuto ancora le deleghe di viceministro. «Se mi consentite – ha detto ad un certo punto – io dico basta».

Il sindaco attribuisce l’empasse che si è venuto a creare ad «uno scontro di potere. Il mio Ministero è praticamente il più grande comparto di spesa e di investimenti e non può essere appannaggio di un’unica forza politica. È assolutamente necessario trovare un punto di equilibrio. La nomina del viceministro è prescritta dalla legge non è un regalo a me o una concessione».

Insomma, De Luca sarebbe vittima di un più grande scontro tra Pd e Pdl. «Tutto è nato subito dopo la nomina – spiega lo stesso sindaco – perché il Pdl ha preteso una modifica legislativa per nominare un proprio esponente segretario del Cipe. E per due mesi non abbiamo discusso di niente finché non si è modificata la legge con il decreto Piombino. Se mi consentite io ora dico basta. Non voglio tenere assolutamente niente: sto chiedendo da quattro mesi il rispetto della legge 81 del 2001».

Di fronte a questa situazione per Vincenzo De Luca anche la questione del doppio incarico e della decadenza passa decisamente in secondo piano. «L’unico che sta rispettando la legge sono io avendo attivato la procedura relativa al doppio incarico. Lo dico a qualche parlamentare del Pdl , persona amica, che dice che la legge è uguale per tutti».

Il sindaco fa anche un retropensiero su quanto sta accadendo tra le stanze dei bottoni. «Forse c’è gente che ha paura che De Luca vada a Roma rimanendo De Luca. Tutti sanno che se io devo lavorare, lavoro con il mio metodo, da uomo libero, contro la palude burocratica e per ottenere risultati. Tutti sanno che non sono a Roma per mettermi una medaglia ma per fare. Per me dell’esperienza politica conta quello che cambi nella realtà. Per me l’alta politica è stare tra gli uomini e le donne, non fare carriera a Roma. Se non è così: saluti e baci io sto dove sto».

Insomma, con queste ultime dichiarazioni, prendono sempre più corpo le voci, di cui abbiamo già accennato, che darebbero il sindaco pronto a dimettersi dal suo incarico governativo se la situazione non dovesse sbloccarsi nel breve termine. Dimissioni che potrebbero arrivare anche subito dopo la festività di San Matteo, sempre che il Governo Letta non cada prima.

Angela Caso

©RIPRODUZIONE RISERVATA