De Luca lo incastrò: assolto 22enne

Il nigeriano fu sorpreso dinanzi al Maxi Sidis di via Rotunno a chiedere l’elemosina

Assolto il nigeriano incastrato dall’ex sindaco Vincenzo De Luca. Abdul Kareem Usman, 22 anni, giocatore di calcio dilettante in provincia di Trento, è stato prosciolto dalle due accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali dai giudici della corte di appello di Salerno. Accolta, dunque, la tesi difensiva dell’avvocato Leopoldo Catena. Nel novembre del 2014 ebbe una colluttazione con i vigili urbani davanti al Maxi Sidis di via Rotunno dove mendicava un obolo per sopravvivere. «Il mio assistito ebbe una reazione quando sentì pronunciare la parola sparare – spiega l’avvocato Catena – Siccome aveva assistito all’omicidio di un suo amico in Libia, ebbe paura che gli agenti usassero le armi». Per questa ragione voleva scappare e sottrarsi alla cattura degli agenti della municipale. Anche il pg, al termine della requisitoria, si era pronunciato per una rideterminazione della pena, escludendo il reato di lesioni personali. La condotta di Usman, invece, è stata rilevata di lieve entità e scagionato del tutto. La vicenda fece scalpore perché coinvolse in prima persona l’allora sindaco De Luca. Fu lui, di passaggio con la scorta della polizia municipale, a notare quel giovane straniero che chiedeva spiccioli ai clienti del supermercato. Disse ai vigili di fermarsi e intervenire, ma quando gli agenti si avvicinarono al ragazzo per identificarlo lui provò a scappare, si divincolò e nella concitazione ferì i due vigili che cercavano di bloccarlo. A chi lo accusò di aver messo in atto una “sceriffata”, replicò il giorno dopo, mostrando le foto del vigile ferito al volto e parlando di una rete criminale che avrebbe gestito la richiesta di elemosine dinanzi ai supermercati. In primo grado, nel marzo del 2015, il giovane nigeriano fu condannato per entrambi i reati a dieci mesi di reclusione. Non bastò a evitare la condanna la testimonianza di uno degli agenti feriti che riferì di una «collisione casuale», che il colpo era arrivato nel tentativo dello straniero di divincolarsi e scappare. Usman che aveva poca dimestichezza con la lingua italiana, voleva scappare perché aveva capito che lo avrebbero sparato.(m.l.)

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