De Luca in trasferta a Roma per “strappare” un Ministero Le trattative si complicano

Il sindaco ha annullato la conferenza stampa fissata a Salerno. Slitta anche il consiglio comunale sulla decadenza

L'evolversi della situazione nazionale costringe l'Amministrazione comunale a rivedere tutti i suoi piani. Nel giro di poche ore ben due i rinvii di eventi in calendario. Prima lo spostamento della conferenza stampa dello stesso De Luca fissata per stamane per fare un bilancio della sua esperienza al ministero delle Infrastrutture e poi rimandata a lunedì mattina. Quindi, il rinvio a data da destinarsi del Consiglio comunale che era convocato per lunedì mattina. Alla base di tutti questi cambiamenti la possibilità, sempre più reale, che il sindaco di Salerno vada a ricoprire il ruolo di ministro nel nuovo Governo firmato

Renzi. Per lui sarebbe stato ritagliato un dicastero ad hoc: quello per i rapporti con il Mezzogiorno. De Luca oggi sarà a Roma proprio per vedere di persona l’evolversi della situazione e questo spiega il motivo dello slittamento della conferenza stampa. Altra questione quella relativa al Consiglio comunale. Al momento, infatti, il procedimento di decadenza avviato per il doppio incarico di sindaco e sottosegretario è stato chiuso, essendosi sciolto il Governo. Se però De Luca verrà nominato ministro bisognerà aprirne uno ex novo e da qui la decisione di rinviare tutto e attendere il corso degli eventi. Secondo i bene informati già martedì le cose potrebbero essere molto più chiare. Sembra, infatti, che

Renzi non abbia voglia di perdere tempo e sia pronto ad ufficializzare subito la lista del suo Governo. E proprio in merito all'arrivo di Renzi a Palazzo Chigi si è espresso ieri Vincenzo De Luca, non mancando di sottolineare i benefici di tale cambiamento. In una nota stampa il sindaco ha voluto sottolineare che «si apre una fase decisiva per il futuro dell'Italia» ed ha altresì aggiunto che «sono motivati i dubbi e le preoccupazioni, da più parti sollevati in relazione al percorso di costituzione del nuovo Governo con l'impegno diretto di Renzi». Quindi, ha voluto dare una sua interpretazione dei fatti. «Voglio chiarire - si legge - un solo punto. L'alternativa non è nel cambio di persone, nel gioco di potere personale. È totalmente sbagliato. L'alternativa vera è questa: si ritiene adeguata alla drammaticità della situazione sociale ed economica del paese, delle famiglie, delle imprese l'attività - pur dignitosa ed utile - di un Governo segnato da una logica dell'ordinaria amministrazione; o si ritiene necessaria e possibile una svolta radicale in termini di concretezza, di sburocratizzazione, di rapidità di decisione?». E ancora: «Si ritiene di aspettare ed illudersi che la crisi lentamente passi; o si ritiene indispensabile varare da subito un piano per il lavoro e per investimenti pubblici straordinari, in grado di determinare una svolta immediata nelle condizioni di vita di milioni di persone ed una nuova fiducia per gli imprenditori e le famiglie?». La sua risposta è stata questa: «L'ipotesi Renzi risponde con coraggio a questa alternativa e ci si assume la responsabilità di costruire questa svolta. Nessuno può responsabilmente nascondere gli ostacoli e le difficoltà enormi di questa sfida. Ma non credo che ci siano alternative migliori e più utili per l'Italia». Concetti che ha in qualche modo ribadito anche nel corso della trasmissione in onda ieri pomeriggio su LiraTv dove ha sottolineato come la forza di

Renzi sia dettata soprattutto dal fatto di essere stato un sindaco. «Molto di quello che si fa - ha detto - dipende dalla formazione delle singole persone, chi si è formato sui territori ha una percezione dei tempi completamente diversa». Un passaggio lo ha voluto fare anche sulla mancata attribuzione delle deleghe. «Hanno cercato di non farmi stancare troppo», ha detto ironicamente e poi ha aggiunto: «Se Dio vorrà questa volta si tenta...». Si tenta cosa? Probabilmente di riuscire ad arrivare direttamente alla responsabilità di un dicastero. Una prospettiva che sembra essere sempre più vicina e che sarebbe il ringraziamento di Renzi per quanto fatto da De Luca nel corso delle ultime primarie. Per sapere se questa sarà la volta buona bisogna attendere solo pochi giorni, nulla in confronto agli ultimi nove mesi.

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