Regione

De Luca, il cerchio magico perde un altro pezzo

Sanità: in bilico l’incarico di Coscioni, in pole c’è de Fazio. E il governatore punta a sostituire Polimeni come commissario

SALERNO. Con il commissario Joseph Polimeni il braccio di ferro è diventata ruggine e il centinaio di delibere sfornate per riorganizzare il sistema sanitario non avrebbe dato risultati graditi. Poi c’è il fulmine giudiziario che ha colpito il fiduciario Enrico Coscioni, indagato per presunte pressioni per una poltrona. E come se non bastasse, i sindacati sono sul piede di guerra per la “mobilità selvaggia” a cui sarebbero sottoposti molti dipendenti “parcheggiati” negli uffici che si devono occupare di conti e contratti della Sanità, senza compiti precisi. Per il presidente della Regione Vincenzo De Luca ce n’è sarebbe abbastanza per sfidare le criticità e assumerle tutte nelle sue mani. In una parola revocare il commissariamento ai due delegati ad acta Joseph Polimenie Claudio D’Amario e accreditarsi al ministero come il “guaritore” della Sanità. Una svolta rimbalzata come indiscrezione qualche giorno fa a un convegno di Radiologia a Napoli in cui sarebbe emersa, negli ambienti vicini ai collaboratori del presidente, la sua richiesta al ministro di riceve l’incarico di commissario del più delicato e costoso settore di spesa della Regione.

In questa nuova prospettiva si inserisce l’ipotesi di un super consulente al posto del salernitano Coscioni che perderebbe la sua poltrona, come già accaduto a Alfonso Buonaiuto ex capo staff di De Luca: una nuova “vittima” che romperebbe il cosiddetto cerchio magico deluchiano. Il medico napoletano Marco de Fazio nella casella di superconsulente al posto di Coscioni è un’indiscrezione che non trova conferme, anche se lui, direttore di Chirurgia generale agli Incurabili di Napoli e componente del direttivo del Collegio degli storici della Chirurgia, è di fatto già un “consigliere senza portafoglio”.

De Fazio è considerato nell’ambiente della chirurgia medica napoletana, oltre che persona stimata, soprattutto un valido comunicatore e il profilo perfetto per una nuova stagione mediatica a Santa Lucia. Ai colleghi lui non ha confermato nulla e anzi sull’ipotesi di una nomina, ci avrebbe scherzato su. Coscioni ieri ha ricevuto primari ospedalieri alla Regione e ha avuto un incontro anche con Polimemi, ed è apparso sereno e “in sella” come prima. Ma che la rivoluzione di De Luca stia per abbattersi con un nuovo capitolo nella Sanità è forse più di un’indiscrezione. Con il piano di rientro ritenuto assecondato e le nuove prospettive di spesa, sarebbe arrivato il momento di rivedere il commissariamento. E i non buoni rapporti con Polimeni alimentano l’indiscrezione. A De Luca potrebbe dunque toccare la fase commissariale come già accaduto per un breve periodo al suo predecessore e avversario Stefano Caldoro. La palla passa al ministero. Intanto il presidente ha ribadito che nessuna struttura ospedaliera chiuderà e oggi incontrerà la direzione generale dell’Asl Napoli 1 per il futuro del San Gennaro di Napoli. «Per ora l’unica cosa certa è che ci sono gli ordini di servizio che decretano il trasferimento dei reparti di ematologia e oncologia entro il 21 ottobre – gli ha risposto Valeria Ciarambino, consigliere del M5S – l’interruzione dei ricoveri e quindi la chiusura del San Gennaro».

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