De Luca: «I Comuni non possono fronteggiare il malessere sociale»

L’intervento del sindaco alla manifestazione dell’Anci. «Senza modifiche alla legge di stabilità non abbiamo risorse per operare»

«Senza modifiche alla legge di stabilità, i comuni sarano privi risorse per fronteggiare il malessere sociale». Vincenzo De Luca è intervenuto a Milano alla manifestazione organizzata dall'Anci, l’associazione dei comuni italiani che ha chiamato a raccolta i sindaci.

«Nessuno può chiedere alle amministrazioni locali di fronteggiare situazioni di insostenibile malessere sociale, abbandonandole a loro stesse nei territori, anzi, togliendo loro le minime risorse per operare - ha detto il primo cittadino di Salerno - nessuno a Roma pare considerare una elementare verità, che cioè nello sfascio generale della credibilità delle istituzioni e della politica, i comuni hanno costituito l’ultima trincea della legittimazione della democrazia agli occhi dei cittadini. E sono stati sempre loro a tenere insieme il paese ed a farsi carico della stessa tenuta del bilancio dello Stato».

Ma l’aspetto che De Luca ha giudicato «più odioso ed inaccettabile» della legge di stabilità, è che «si taglia indiscriminatamente a danno dei comuni. Così, ad essere maggiormente penalizzati sono gli enti virtuosi. Operare tagli indifferenziati a tutti, a prescindere da qualunque valutazione di merito, significa adottare la selezione in negativo. Senza dimenticare la totale assenza di chiarezza in merito alle possibilità di sviluppo e di investimenti: non ci sono risorse per gli investimenti, ma addirittura si penalizzano i Comuni che investono».

Insomma per il sindaco «l’impressione è che nessuno in questo governo sia in grado di fare i conti con il dramma che vivono le persone di carne ed ossa. Nessuno si rende conto della ricaduta che può avere la carenza di liquidità nei territori, in particolare laddove la presenza della criminalità organizzata è molto forte».