2014: un anno di politica

De Luca fa rotta su Napoli: corsa ad ostacoli

Il sindaco vuole ritentare la scalata alla Regione, ma nel Pd si cerca di impedire le primarie e poi ci sono i processi in corso

SALERNO. Se per la nuova Provincia c’è ancora grande incertezza perché non sono ancora chiare le questioni relative a competenze, funzioni e portafogli, altrettanto non si può dire per il primo cittadino di Salerno Vincenzo De Luca che è già in piena corsa per provare a conquistare quella poltrona di presidente della Regione sfuggitagli cinque anni fa. Un anno politico in cui non sono mancati colpi di scena che con molta probabilità avranno riverberi anche sull’anno che sta per cominciare. È fissata per il 22 gennaio 2015 la prima udienza presso la Corte d’appello di Salerno dove si discuterà dell’ormai nota questione della decadenza da sindaco di Vincenzo De Luca. Si ricorderà che la vicenda ha avuto inizio già nel 2013, quando De Luca fu nominato vice ministro del Goverrno Letta, procedura però che, da un punto di vista formale e sostanziale, non si è mai conclusa. Per cui De Luca, di fatto, era solo sottosegretario, carica per la quale comunque sussiste l’incompatibilità con quella di sindaco.

Dopo una serie di rinvii per i motivi più disparati, De Luca dovrebbe comparire davanti a giudice che dovrà decidere se il sindaco è decaduto o meno. Si cercherà, in un modo o in un altro, di ottenere un altro rinvio allo scopo di cercare di arrivare ad una data successiva al 23 febbraio, ultimo giorno utile per la convocazione dei comizi elettorali. In questo modo, se anche il sindaco dovesse essere dichiarato decaduto, la consiliatura dovrebbe arrivare, per legge, a scadenza naturale del mandato.

Nella corsa a presidente della Regione c’è da calcolare l’incognita primarie: prima fissate a dicembre e poi spostate per il prossimo 11 gennaio. In queste ore la direzione regionale del Pd si sta riunendo per provare a far uscire dal cilindro un nome che blocchi così la sfida tra De Luca e Cozzolino. Anche se De Luca, almeno ai suoi, ha già detto che correrà pure senza il Pd. Di certo c’è che il Pd nazionale non sponsorizza la candidatura. In tutto questo marasma c’è stato per De Luca anche un rinvio a giudizio pesante: risponderà di lottizzazione abusiva e abuso d’ufficio per la vicenda del Crescent.

Decisamente meno ingarbugliata la questione della Provincia che dopo il duo Cirielli- Iannone ha un inquilino di centro sinistra. È il primo cittadino di Sarno, Giuseppe Canfora che ha battuto Giovanni Romano, sindaco di Mercato San Severino(nonché assessre regionale in carica) nella tornata elettorale di ottobre, dove per la prima volta – per effetto della legge Delrio che ha ridisegnato le Province – non sono stati i cittadini ad eleggere i loro rappresentanti, bensì i sindaci e i consiglieri comuanli. Sulla legittimità dell’elezione indiretta sono stati presentati pure due ricorsi alla sezione del Tar di Salerno,che però li ha dichiarati irricevibili. Intanto si attende ancora di sapere in quali settori, con quali risorse ed in che misura le nuove Province potranno operare.

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