De Luca “conferma” Prete alla Camera di commercio

Cominciate le grandi manovre in vista dell’elezione del consiglio dell’Ente Nelle categorie si tenta di tenere fuori chi è contro la linea del governatore

È una guerra psicologica, che in apparenza non miete vittime, ma che di sicuro farà più di qualche ferito. È il conflitto già iniziato per il controllo della Camera di commercio di Salerno, che s’intreccia subdolamente con la comunali cittadine del prossimo anno. L’obiettivo dichiarato delle truppe cammellate del governatore Vincenzo De Luca è di occupare tutti i posti di comando in città. E, dunque, per l’Ente camerale, si punta a riconfermare il neo eletto presidente Andrea Prete, la cui elezione è stata caldeggiata e sponsorizzata proprio dall’ex sindaco, che ora siede sulla scranno più alto a Santa Lucia.

Perciò, con largo anticipo, è stato dato il via alle danze e sono cominciati i regolamenti di conti. Veri e propri faccia a faccia, senza spargimento apparente di sangue. I duelli più cruenti riguardano in particolar modo chi, la scorsa estate, ha opposto qualche resistenza al pressing indiretto di De Luca, che ha “sguinzagliato” i suoi uomini di fiducia proprio per convincere i restii a puntare senza ombra di dubbio su Prete. Un blitz in piena regola che portò al risultato sperato, seppure in zona Cesarini e non senza qualche patema d’animo, per la riluttanza di qualcuno ad accettare l’imposizione calata dall’alto. Ecco perché adesso le schermaglie sono cominciate in netto anticipo.

Anche in questo campo vale il motto “prevenire è meglio che curare” e, pertanto, si punta in questa fase, che ai più può apparire transitoria ma che, invece, riveste importanza strategica, ad “eliminare” i personaggi scomodi.

Come? Facendo pressioni sulle associazioni di categoria affinché non sostengano più la candidatura al Consiglio camerale di chi è fuori dagli schemi e che già nel recente passato ha dato prova di non voler essere omologato. Anche perché la composizione numerica dovrà essere accertata stavolta dalla Regione, che distribuirà poi i seggi. In pratica non si va più a fiducia, non basta più l’autocertificazione, ma si faranno dei controlli a campione per accertare la veridicità delle dichiarazioni. E poi si procederà all’assegnazione dei posti, che a Salerno sono 33.

Conti alla mano lo scopo principale è di fare in modo che si componga un Consiglio già addomesticato, che possa puntare con netto anticipo sul cavallo vincente designato. Per raggiungere lo scopo è necessario procedere ad una scrematura, lanciando messaggi anche criptici che, tuttavia, giungono a segno. Il primo segnale già è partito. Perché la sfiducia presentata qualche giorno fa nei confronti del presidente di Confesercenti, Enrico Bottiglieri, rientra proprio in questi giochi di potere. Bottiglieri è stato riconfermato dalla Giunta che si è schierata quasi tutta la suo fianco, ma comunque è stato avvertito. E ora, a detta dei bene informati, toccherà agli altri. Dietro ogni manovra c’è un’abile regia.

Secondo indiscrezioni le prossime mosse colpiranno gli artigiani, che sono stati tra i più restii ad accettare l’imposizione di Prete e che anche per la composizione della Giunta hanno fatto i “capricci”, cercando inutilmente di far valere le loro ragioni. In questi mesi, insomma, sarà delineato lo scacchiere camerale, anche con l’assegnazione degli altri posti che contano, come la nuova presidenza dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Infrastruttura in cui la Regione si appresta ad entrare prepotentemente – portando quel sostegno economico che la Camera di Commercio ora non è più in grado di garantire, nel giro di qualche mese – e che dovrebbe vedersi assegnato il finanziamento di 40 milioni di euro per il potenziamento dello scalo. La posta in gioco è alta e non sono ammessi tentennamenti.

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