VERSO IL VOTO

De Luca candidato unicoIl Pd di Napoli: "Ritirati"

Ostacolo coalizione per De Luca, che ha avviato i contatti con i partiti ma si è scontrato con nuove dichiarazioni ostili di Italia dei Valori e Sinistra. Interviene anche Bassolino: "Sconcerta l'assenza di un accordo". I bassoliniani da Napoli premono su Bersani: "Fai ritirare il sindaco di Salerno". Nel mirino finisce anche il segretario regionale Amendola. Campagna elettorale: apertura a Scampia

Il nome del candidato del centrosinistra, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, è ufficiale da sabato scorso, eppure appelli e polemiche trasversali non si fermano in Campania dove la partita non e' affatto chiusa.
Tuttavia, se si irrobustisce il fronte dei 'no', con la presa di posizione netta di Antonio Bassolino ''sconcertato'' dal mancato accordo su un nome unitario, De Luca non cede. ''Sono e resto io il candidato'', dice in serata. Sottolineando di essere stato ''designato da Pd, Verdi, e dal Movimento di Rutelli'', De Luca chiarisce di non avere alcuna intenzione di tornare indietro: ''Sono già in campagna elettorale, il mio primo appuntamento sarà la settimana prossima tra la gente di Scampia''.
Per Antonio Di Pietro, De Luca ''non è assolutamente il nome adatto per dare alla Campania la svolta che merita. Non vedo perché impiccarsi al ricatto, alla forzatura di uno solo'', aggiunge il leader Idv intervistato da 'Repubblica'. L'ex Pm conferma che ''l'accordo con il Pd resta ed è forte in tutte le altre undici regioni'', ma sottolinea che in Campania ''non c'è un veto dell'Idv ma c'è un nome che il Pd propone e sui cui praticamente il resto della coalizione non è d'accordo''.
Anche all'interno dello stesso Pd campano non mancano distinguo sulla candidatura di De Luca. Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino chiarisce che ''le primarie o si fanno sempre o non si fanno mai. Non ho niente contro Vincenzo De Luca, è un ottimo sindaco ma non si riesce a trovare un candidato unitario''.
''Dispiace che in un momento così difficile - prosegue Iervolino - il centro e la sinistra non trovino unità. Bisogna cercare la disponibilità dei partiti a fare qualsiasi cosa per trovare l'unità''. ''In tutta Italia abbiamo scelto i candidati migliori e stiamo allargando la coalizione per renderla competitiva'', replica Filippo Penati, candidato Pd alla presidenza della Lombardia.
E se l'ex segretario dei Ds, Piero Fassino, si dice sicuro che il centrosinistra vincerà nella ''maggior parte delle tredici regioni da assegnare a fine marzo'', perché ''da sempre le regionali hanno un valore politico e anticipano tendenze successive e sarà così anche stavolta'', Le divisioni dell'opposizione sono sottolineate dagli esponenti del Pdl.
Il ministro per l'attuazione del programma, Gianfranco Rotondi sostiene che il centrosinistra è ''in balia delle divisioni e di un appannamento totale sul piano della strategia e delle alleanze politiche. Il Pdl - aggiunge - ha saputo, invece cogliere le migliori energie sul territorio raccordandole al quadro politico nazionale''.
A difendere la candidatura di De Luca è Francesco Rutelli, secondo cui ''è incomprensibile la resistenza obliqua alla sua candidatura''. Per presidente di API, ''se ci fossero state candidature migliori, sarebbero emerse da mesi. Così non è stato e non è'', e ''proprio i paladini del ricorso all'indicazione popolare non hanno avanzato candidature, e hanno fatto saltare le primarie in Campania''.
Bassolino: "Sconcerta assenza accordo". ''E' davvero sconcertante e politicamente incomprensibile che non si sia ricercato con la determinazione necessaria un accordo su nomi esterni a singoli partiti ma capaci di unire la coalizione''. Così il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, risponde a un cronista che, a margine dell'incontro di stamane con il presidente della Rai Garimberti, gli chiede un commento sulla candidatura del sindaco di Salerno per le regionali.
''Eppure - è la riflessione di Bassolino - personalità come il rettore della Federico II Guido Trombetti oppure altre ancora di analoga rilevanza avevano tutte le caratteristiche per meglio unire e competere, in una situazione certamente difficile, con il Pdl. Non si è promosso neppure un incontro collegiale con Trombetti, oppure con altre personalità, anche quando da parte di significative forze politiche si è espresso un convinto sostegno. Eppure era ed è del tutto evidente, in una fase come questa, il vantaggio politico di un nome esterno e nuovo rispetto ad ognuna delle possibili candidature provenienti sia dal Pd sia da altre forze politiche''.