De Luca all’Ato per riordinare il ciclo dei rifiuti

Si prospettano mesi duri per Vincenzo De Luca che tra pochi giorni sarà ufficialmente nominato commissario ad acta dell’Ato per l’area salernitana che ospiterà, per prossimità e per una migliore...

Si prospettano mesi duri per Vincenzo De Luca che tra pochi giorni sarà ufficialmente nominato commissario ad acta dell’Ato per l’area salernitana che ospiterà, per prossimità e per una migliore organizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti, anche tre Comuni dell’avellinese, quelli di Calabritto, Caposele e Senerchia. Proprio chi si era schierato contro la legge regionale 5 del 2014, si ritrova ora a sovrintendere alla sua totale ed immediata applicazione che dovrà essere completata, salvo proroghe dell’ultima ora, entro il 30 giugno 2015. Il riordino del ciclo dei rifiuti che tra le altre cose comprende la nuova definizione degli ambiti territoriali, delle funzioni e del riassorbimento di tutta la forza lavoro, è dunque affidato al primo cittadino del Comune capofila per l’area salernitana. A stabilirlo la seduta del 31 dicembre scorso della Giunta regionale che indica De Luca come colui che dovrà «adottare tutti gli atti necessari all’approvazione ed alla conseguenziale sottoscrizione, per conto dei singoli Comuni, della convenzione obbligatoria secondo il contenuto assunto in base alla legge ed in linea con lo schema tipo approvato in Giunta regionale, per l’organizzazione ed erogazione in forma associata del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e per la costituzione della Conferenza d’ambito». Su 158 comuni sarebbero solo 7 ad aver provveduto, senza considerare che prima d’ora De Luca non ha avuto successo nelle varie convocazioni dell’Ato alle quali sono giunti, alla spicciolata, pochissimi sindaci. Al momento lo status quo della gestione del ciclo resta uguale, con i quattro Consorzi ed i loro commissari liquidatori in attesa del superamento dell’intero sistema. Due gli obiettivi sa raggiungere: il mantenimento, nonostante il nuovo assetto, della spesa attuale per i servizi e il riassorbimento di tutta la forza lavoro. «La nomina di un commissario- ha commentato Angelo De Angelis, segretario generale Cgil Funzione Pubblica- obbligherà tutti ad accelerare sull’applicazione della legge. L’auspicio è che a gestire il tutto siano professionisti e non trombati della politica e soprattutto che ogni decisione sia assunta attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali».

Carmen Incisivo

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