De Iesu: «Inaudita ferocia nella rapina di Mariconda»

Il questore commenta l’aggressione in casa subita martedì da un 88enne «I reati contro le fasce deboli mi indignano, sono al pari di quelli camorristici»

«I reati predatori a danno delle fasce deboli mi indignano». Con queste parole il questore di Salerno, Andonio De Iesu,ha commentato quanto accaduto a Ruggero Picentino, l’88enne di Mariconda che l’altro ieri è stato rapinato e malmenato in casa da due uomini che si sono portati via circa cinquemila euro. «Quello che si è consumato a Mariconda - ha continuato il questore - è stato un evento di particolare ferocia». De Iesu, dal punto di vista investigativo, è dell’avviso che i due ladri avevano «contezza della disponibilità dei soldi che si trovavano in casa». Secondo i primi accertamenti, la somma di denaro rubata potrebbe anche essere superiore ai cinquemila euro perché il signor Picentino non ricorda con esattezza quanto denaro avesse conservato. Gli uomini della Mobile stanno proseguendo con le indagini, con lo scopo di «capire il contesto ambientale e sociale» ha spiegato il questore che ha poi aggiunto: «I reati predatori vanno contrastati ed affrontati al pari di quelli camorristici perché incidono sulla percezione di sicurezza delle persone. Essere vittima di un furto è una violenza morale che lascia i suoi segni perchè l’insicurezza incide sulla tranquillità della cittadinanza».

Sull’episodio criminoso verificatosi martedì pomeriggio in via delle Tofane è intervenuto anche il parroco della vicina chiesa di Maria Santissima del Rosario di Pompei, don Angelo Barra chepone prima di tutto l’accento sull’importanza, ultimamente un po’ dimenticata, della famiglia come primo agente di protezione delle categorie a rischio come, appunto, gli anziani: «Non dovrebbero essere lasciati soli - afferma il parroco - questo il primo consiglio che mi sento di dare a chi ha genitori e parenti in là con l’età che vivono soli, il più ovvio ma il meno ascoltato» C’è poi il problema, anch’esso molto reale, di chi un nucleo familiare non ce l’ha o non più: «Ma non è una piaga presente solo a Mariconda - continua il sacerdote in risposto alle dichiarazioni di alcuni residenti del rione che avevano segnalato una forte concentrazione di anziani lasciati da soli nelle palazzine del quartiere - è un problema nazionale se non addirittura europeo perchè le tipologie di famiglie sono molto cambiate negli ultimi anni. Non bisogna subito puntare il dito contro i quartieri di periferia - aggiunge don Angelo - perchè si rischia di alimentare una diceria che non è fondata e che lascia tutto in una marginalità culturale. Mariconda è un quartiere come gli altri, dove c’è il buono e il cattivo». Ritornando alla conferenza tenuta dal questore ieri mattina, De Iesu ha ricordato come nella giornata di martedì ci siano stati anche altri due episodi criminali: un tentativo di truffa e una truffa riuscita ai danni di un’anziana. Quest’ultima è stata avvicinata da un uomo che, con la promessa di una vincita di 18mila euro, si è fatto consegnare 2.800 euro, arrivando perfino ad accompagnarla all’ufficio postale per ritirare la somma. «Il nostro impegno principale - ha concluso il questore - resta quello della repressione ma c’è anche bisogno di una maggiore educazione».

Angela Caso

©RIPRODUZIONE RISERVATA