il provvedimento

De Biase dall’affido al ritorno in cella

Niente più affidamento in prova, per Emanuele De Biase adesso c’è il carcere. Lo ha deciso il tribunale di Salerno dopo le segnalazioni dei carabinieri. Il ventisettenne ebolitano, che era sottoposto...

Niente più affidamento in prova, per Emanuele De Biase adesso c’è il carcere. Lo ha deciso il tribunale di Salerno dopo le segnalazioni dei carabinieri. Il ventisettenne ebolitano, che era sottoposto a misura per traffico di sostanze stupefacenti, avrebbe più volto violato l’obbligo di legge. Ad accorgersi dei suoi sconfinamenti sono stati i carabinieri della locale compagnia, guidata dal tenente Luca Geminale, che hanno dettagliatamente informato la magistratura che ha disposto la revoca e il trasferimento alla casa circondariale di Salerno.

L’affidamento in prova ai servizi sociali aveva permesso al giovane ebolitano di ottenere uno sconto di pena. Il beneficio è però condizionato a una condotta precisa da osservare che De Biase, come hanno accertato i carabinieri durante i controlli periodici, non ha invece tenuto, andando spesso oltre i limiti consentiti dagli obblighi impostigli dal tribunale. Tra le prescrizioni violate c’è quella di rimanere la sera in casa.

Di Biase era finito quattro anni fa tra gli arrestati del blitz antidroga denominato “East food hospital Eboli”. In quell’occasione i carabinieri di Eboli arrestarono quindici persone che avevano messo in piedi un’organizzazione dedita allo spaccio. La base operativa era il cosiddetto “casermone” di piazza Borgo. Altre volte Di Biase era finito nei controlli dei carabinieri che, negli ultimi mesi, in ragione del beneficio dell’affidamento in prova, lo tenevano sotto osservazione. E sono stati i controlli a permettere di scoprire i suoi sconfinamenti che hanno portato alle violazioni punite dal giudice con il carcere. Nei prossimi giorni l’uomo sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia. Durante l’udienza potrà spiegare al magistrato le ragioni delle violazioni.(m. l.)

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