Davide Dianese «Non voglio solo lamentarmi»

SALERNO. È Davide Dianese, che si presenta nella lista di Fratelli d’Italia, il più giovane degli aspiranti consiglieri comunali. La sua carta d’identità parla chiaro: è nato il primo aprile del 1998....

SALERNO. È Davide Dianese, che si presenta nella lista di Fratelli d’Italia, il più giovane degli aspiranti consiglieri comunali. La sua carta d’identità parla chiaro: è nato il primo aprile del 1998. Dianese, dunque, studente al De Santis, al quarto anno del liceo classico e presidente cittadino del movimento Gioventù nazionale, ha compiuto 18 anni da poco più di un mese fa. Nemmeno il tempo di diventare maggiorenne e di poter esercitare il diritto elettorale, attivo e passivo, e si trova catapultato nell’agone politico, a sostegno dell’aspirante sindaco, Antonio Iannone. «Mi preme ringraziare il presidente Iannone – esordisce – per la fiducia che mi ha dato».

Come mai la scelta di scendere in campo?

«Mi ha spinto il desiderio di fare qualcosa di concreto per la mia città e, soprattutto, per il mio quartiere: Mercatello. A me piace partecipare attivamente alla vita sociale e non faccio parte della schiera di chi sa solo lamentarsi, senza tentare di migliorare le cose. E questo è stato pure il motivo principale che ha fatto sì che entrassi a far parte del movimento giovanile di Fratelli d’Italia».

Ritiene che Salerno offra opportunità per i giovani?

«Bisogna in primis fare una premessa: tra gli adolescenti vi è una disaffezione crescente verso la politica. E questo non è un segnale positivo. E io vorrei essere proprio il collegamento tra i giovani e questo mondo, che alla maggior parte dei miei coetanei appare sconosciuto. Inoltre m’impegnerò affinché vi sia un serio programma per l’edilizia sportiva e vengano creati molti più centri di aggregazione giovanile».

I giovani riescono a recepire il suo messaggio?

«Noto che c’è sempre un po’ di diffidenza ma, chi mi conosce a fondo, non ha difficoltà a confrontarsi con me. Poi c’è la categoria dei dubbiosi e, in questo caso, l’unica strategia possibile è quella dei fatti».

Come sta conducendo la sua campagna elettorale?

«Innanzitutto attraverso i social network. E poi anche nel modo tradizionale, col classico porta a porta. A me piace confrontarmi con le persone, tant’è che la prossima settimana, con l’aiuto del partito, che mi è sempre vicino, organizzeremo uno stand a Mercatello per una raccolta di firme attraverso la quale chiederemo maggiore sicurezza e l’installazione della videosorveglianza»

Qualora fosse eletto come immagina la sua esperienza in Consiglio comunale?

«Resterei prima di tutto coerente con i miei valori e con i miei principi. E lavorerei per il bene comune della città e dei cittadini».©RIPRODUZIONE RISERVATA