L'INTERVISTA

David Ermini: «Giudici, recuperate la fiducia del Paese»

Il vice presidente Csm: pochi magistrati disponibili a lavorare in sedi disagiate

David Ermini, sessant’anni compiuti il primo novembre scorso, è il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Con il prossimo anno lancerà un’operazione di pedagogia civile anche nelle scuole italiane, ricordando il sacrificio di Vittorio Bachelet suo predecessore a Palazzo dei Marescialli. Bachelet fu uciso dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980. «Sarà l’occasione per ricomporre con il Paese la memoria di magistrati che hanno fatto il loro dovere fino al sacrificio della vita..Come anche il vostro salernitano Nicola Giacumbi...». Nei giorni tesi del Natale politico David Ermini siede nel suo ufficio a Palazzo dei Maresciali per un plenum di fine d’anno con le uiltime nomine di incarichi direttivi.Con lui tracciamo un bilancio dell’anno appane cocluso, suello della guerra delle correnti

Ieri con nomina di una procuratrice capo a Torino e del capo dei pm di Brescia si completa il lavoro del plenum 2019 per gli incarichi direttivi. Quando sarà il turno di Borrelli e Salerno?
Sarà ai primi di gennaio, perché era già stato portato in plenum, poi era stata chiesta la sospensione da alcuni consiglieri per compiere degli approfondimenti. Abbiamo fatto l’ultimo plenum oggi (ieri per chi legge) quindi credo che avverrà sicuramente in uno dei primi plenum di gennaio. Per gennaio avrete il procuratore di Salerno. Intanto abbiamo nominato il presidente del Tribunale Ciampa, napoletano.

Pochi giorni fa il Sole 24 ore ha fatto una mappa dei tribunali d’Italia: al Sud abbiamo il record di Vallo Della Lucania, il tribunale più lumaca.
Che è sede disagiata da novembre.

Ciò non giustifica la lentezza...
Al di là del tema specifico di Vallo della Lucania, il problema è rappresentato da alcuni tribunali del Sud. In alcuni casi mancano proprio le piante organiche, quindi con il provvedimento dei nuovi 600 magistrati le piante organiche saranno rinforzate e poi ci sarà una task-force di magistrati che saranno via via destinati a coprire le emergenze. Il problema, per alcuni posti del Sud, è che pur bandendo dei posti, che sono vacanti, non si trovano giudici che facciano domanda per andarci.
A Vallo ci sono 4 posti vacanti: l’organico è di 9, in realtà sono 5. Ho inaugurato il tribunale di Marsala, abbiamo bandito i posti ma nessuno ha fatto domanda. Abbiamo bandito posti per la Corte d’Appello di Napoli, non ci sono state risposte. Il problema è che c’è da adeguare le piante organiche, ma non ci sono domande di giudici per alcune zone d’Italia. Andrebbero dati degli incentivi non soltanto di tipo economico, ma anche di carriera: bisogna tornare a quello. Se un giovane lo mandi a Vallo e quello, dopo i primi anni, se non ha incentivi di carriera, cerca di andare in un Tribunale vicino casa o dove si può lavorare meglio. Se vai in una zona difficile, hai anche problemi di relazioni: devi spostarti con la famiglia. Se non crei degli incentivi, diventa un problema.

Come affrontare il problema?
Va affrontato non solo a livello di Consiglio superiore, ma di Governo. I passaggi e le riforme bisogna farli insieme. Noi ci mettiamo il nostro, il Governo deve metterci il suo. Questo è il mio più grosso cruccio: finiamo sui giornali per le nomine, e qualche volta per i procedimenti disciplinari. Abbiamo esaminato tutti i programmi di gestione che sono la gestione dei fascicoli che porta oggettivamente alla riduzione degli arretrati: è un lavoro sotterraneo, che viene fatto e che non viene mai diffuso. Un dispiacere.

L'ARTICOLO COMPLETOS UL GIORNALE IN EDICOLA OGGI